E’ guarito l’agente di Polizia penitenziaria originario della provincia di Caserta e in servizio nella casa circondariale di Vicenza, primo operatore penitenziario colpito dal coronavirus. Ieri ha lasciato l’ospedale di Noventa Vicentina dove era stato ricoverato: non ha contagiato nessuno, perche’ alla fine di febbraio, dai primi sintomi influenzali, dopo aver contattato la guardia medica, si era messo in isolamento domiciliare, poi era stato sottoposto a tampone, risultato positivo. Ora e’ potuto tornare in caserma dove trascorrera’ la convalescenza: se avra’ bisogno di controlli, potra’ effettuarli nel tendone pre-triage allestito nel piazzale della Casa circondariale di Vicenza.
Ventinove anni, in perfetta salute quanto e’ stato contagiato dal Covid-19, racconta la sua esperienza in un’intervista pubblicata sul notiziario web del ministero della Giustizia. In particolare, ricorda “quel medico che ringraziero’ a vita”, perche’ ogni giorno ha dato sue notizie alla famiglia. “Lontano dalla famiglia, non mi sono mai sentito solo grazie ai miei colleghi. Mentre ero intubato – racconta a ‘Giustizianewsonline’ – pensavo a loro, a quello che stava succedendo ‘fuori’ e soprattutto mi chiedevo se avessi contagiato qualcuno. E’ stata la prima domanda che ho fatto al comandante”. Ora, “tornato in caserma – conclude – i miei colleghi avrebbero voluto tutti abbracciarmi, ma questo ovviamente non e’ possibile. Il loro calore mi e’ arrivato lo stesso. Ci sara’ tempo per gli abbracci veri”.
Articolo pubblicato il giorno 23 Marzo 2020 - 10:54