Ercolano. Con l’emergenza coronavirus aumenta la povertà soprattutto nelle città dove è alto il numero di persone che fanno lavori saltuari. Anche il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto deve fronteggiare una doppia emergenza in questi giiorni, quella che riguarda il contagio e quella dell’aumento di indigenti. “La povertà qui è aumentata del 30% da quando è iniziata l’emergenza ed è un dato gravissimo. Si tratta di famiglie e persone senza tutele perchè nella gran parte dei casi svolgono un lavoro saltuario e sono le prime a pagarne le conseguenze. Adesso sono loro a soffrirne, ma nel giro di un mese questa condizione potrà estendersi anche ad altri settori come quello dei liberi professionisti”.
Buonajuto è preoccupato per il risvolto sociale: “Tra ieri e oggi mi sono arrivati circa cento messaggi di persone che dicono di non riuscire ad andare avanti. C’è una donna che mi ha raccontato di essere stata costretta a vendere l’anello per poter andare a fare la spesa. Una storia che mi ha stretto il cuore”. Per arginare l’ondata di povertà, il primo cittadino ha deciso di intervenire in prima persona. “Devolverò una parte della mia indennità per l’acquisto di pacchi alimentari destinati ai Servizi Sociali che li consegneranno alle famiglie già presenti negli elenchi. Non li consegnerò di persona e non voglio neanche sapere a chi andranno, ma già da domani saranno una prima forma di sostegno immediato per decine di famiglie” racconta sulla pagina facebook. “Come Comune, insieme a tutti i consiglieri comunali, credo che tra domani e dopodomani dovremmo riuscire ad approntare un piano più organico per dare una risposta a chi vive in condizioni di disagio anche con il contributo di associazioni, volontari, parrocchie e imprenditori che vogliono fornire un contributo per aiutare i più deboli. Per il momento, chiedo a tutti i negozi e supermercati del territorio di aderire all’iniziativa ‘Spesa Sospesa’. E chiedo a tutti coloro che hanno la possibilità, di lasciare anche solo un euro alle casse per chi non ha possibilità di spendere neanche quello”. E conclude : “Noi siamo una comunità e nel momento del bisogno dobbiamo aiutarci e sostenerci l’uno con l’altro. Tutti insieme ce la faremo. Tutti insieme uniti ne usciremo migliori”.
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