“In due settimane saremo operativi per assicurare i 10 miliardi di aiuti stanziati dal governo a 11 milioni di persone, tra lavoratori e famiglie. Uno sforzo immane che ricade sui 30 mila dipendenti dell’Inps per l’85% in smartworking, che ringrazio per il loro sacrificio e lavoro. L’Inps non è chiusa, l’Inps c’è. Ma chiedo a chi ne ha bisogno di restare a casa e di usare call center e canali telematici che abbiamo potenziato”. Lo afferma Pasquale Tridico, presidente dell’Istituto di previdenza, in un’intervista a Repubblica in cui spiega: “Siamo in prima linea nel garantire protezione e sicurezza sociale. Dare precedenza a cassa integrazione, bonus babysitter e indennità ai lavoratori autonomi in questa crisi così grave non significa trascurare il resto.
Anzi, anticipiamo – su richiesta del ministero del Lavoro l’erogazione delle pensioni dall’1 aprile al 26 di marzo per consentire alle Poste di scaglionare per cognome i molti anziani che ancora ritirano lì i soldi e non creare affollamenti”. Oltre al call center nazionale – 803.164 da fisso o 06.164164 da cellulare – e al canale telematico via web e app, “abbiamo aggiunto uno sportello telefonico per ogni sede che lavora tutte le pratiche urgenti. E trasformato le prenotazioni fisiche in telefoniche. Per questo dico: non venite di persona, restate a casa. Contattateci e sarete aiutati”.”La cassa integrazione in deroga dipende dalle Regioni che ci mandano le liste dei lavoratori – continua Tridico – Quanto al bonus babysitter stiamo semplificando le procedure. Le famiglie che non prendono il congedo si devono dotare di pin e password. Entrano nel sito Inps e richiedono un borsellino speciale, più agile del libretto famiglia esistente, dove in pochi giorni metteremo i 600 euro per retribuire le ore prestate. Stiamo pensando a una procedura altrettanto semplificata anche per i 600 euro agli autonomi”.
Articolo pubblicato il giorno 18 Marzo 2020 - 09:56