Altri 35 decessi per il coronavirus sono stati registrati ieri in Cina e 573 nuovi casi di contagio. Lo hanno reso noto le autorità di Pechino nell’aggiornamento quotidiano. Il numero dei decessi è diminuito rispetto ai 47 registrati il giorno precedente. Il totale dei contagi in Cina è salito a 79.824. Sono molte le paure e disinformazione sul Coronavirus, online e sui social. A dirlo SEMrush, azienda che si occupa quotidianamente di analizzare la rete e la reputazione online, che ha analizzato le ricerche digitate online da dicembre 2019 a febbraio 2020. “I social e la rete – spiega di Fernando Angulo, capo della comunicazione di SEMrush – sono uno strumento formidabile, democratici nell’accesso e nell’utilizzo, ma hanno anche la colpa di contribuire a diffondere la disinformazione”. “In situazioni come questa – sottolinea – più che mai, è indispensabile la verifica dell’attendibilità della fonte che dà la notizia. Fate riferimento solo alle comunicazioni ufficiali di organi competenti, come l’Oms o il ministero della Salute. La popolazione è preoccupata per la propria salute e quella dei propri cari, e la mancanza di notizie ufficiali certe provenienti dalla Cina, così come dichiarazioni di alcuni governatori locali, che invocano la chiusura di scuole nella propria Regione, sta aumentando la paura”. I cittadini, dunque, si rivolgono al web per cercare risposte quanto più chiare ed esaustive riguardo al virus, per questo SEMrush ha deciso di analizzare le ricerche online fatte negli ultimi mesi, constatando che, nel periodo che va da dicembre 2019 a febbraio 2020, le ricerche per la parola chiave coronavirus sono state in media 9 milioni e mezzo circa ogni mese.
Articolo pubblicato il giorno 1 Marzo 2020 - 08:30