Quattro militari del contingente italiano ad Herat, in Afghanistan, sono positivi al coronavirus. Lo fa sapere lo Stato maggiore della Difesa, precisando che i quattro “stanno bene” e che, “al momento è garantita l’operatività del contingente italiano”. I militari erano già in quarantena preventiva (prevista dalle direttive dalla NATO per la missione Resolute Support) all’atto dell’immissione in teatro dopo lo screening effettuato in patria alla partenza (negativi). Non hanno quindi avuto contatti con il personale sul campo. Attivate immediatamente le necessarie procedure di assistenza sanitaria, si è constatato che i militari stanno bene e hanno subito iniziato il previsto periodo di isolamento e sorveglianza sanitaria presso la base, durante il quale saranno assicurate le cure necessarie dal personale sanitario militare del contingente.
Il Comando del contingente italiano ha attivato tutte le procedure previste dal protocollo sanitario che in alcun modo al momento hanno ridotto l’operatività del TAAC –W che continua ad operare regolarmente nell’ambito della missione NATO Resolute Support tesa a garantire l’assistenza, la consulenza e l’addestramento alle Forze di Sicurezza Afghane. Il Capo di SMD, Generale Enzo Vecciarelli, per il tramite del Comando Operativo di Vertice Interforze monitora la situazione dei militari italiani in tutte le missioni e operazioni nazionali e internazionali, impartendo costantemente a tutela del personale specifiche misure precauzionali.
Articolo pubblicato il giorno 24 Marzo 2020 - 21:49