Marò Mamm’ ‘e ll’Arc ! E’ il grido tipico che si sente in vari paesi e contrade nelle settimane precedenti il grande pellegrinaggio del Lunedì in Albis, lo storico e famoso pellegrinaggio dei fujenti o battenti che, insieme ai familiari e tantissimi fedeli e turisti, si recano al Santuario per tener fede al voto fatto alla Madonna dell’Arco per Grazia ricevuta. Tutto cambia quest’anno, il nuovo virus lo impone: il Santuario dal 1° al 20 di aprile resterà chiuso e il 569° Pellegrinaggio del Lunedì in Albis al Santuario di Madonna dell’Arco non si farà. Preoccupano i possibili contagi, prevale la scelta di evitare contatti tra persone e tutelare così la salute delle centinaia e centinaia di persone grandi e piccole, che nel Lunedì in Albis solitamente affollano Sant’Anastasia e Madonna dell’Arco, facendo registrare presenze eccezionali. Il Commissario Straordinario, Stefania Rodà, ha trovato pieno accordo con i Padri Domenicani di Madonna dell’Arco, ed insieme hanno condiviso la necessità di tenere chiuso il Santuario, come spiegano di seguito:
“La gravissima epidemia che ormai da mesi affligge il mondo intero – scrive il Commissario Stefania Rodà – ha imposto una rigida riflessione delle Autorità Civili ed Ecclesiastiche anche sulla necessità di evitare qualunque tipo di celebrazione e manifestazione religiosa per contenere la diffusione del contagio. Pertanto, nell’approssimarsi delle Festività Pasquali, tutta la comunità di fedeli e devoti alla Madonna dell’Arco è vivamente invitata a non recarsi al Santuario, che in quei giorni rimarrà chiuso.
“Ciascuno ha il dovere di fare la propria parte per contribuire alla tutela della salute pubblica”: è questo l’invito rivolto dal Sommo Pontefice a tutti i fedeli nel rispetto del divieto di ogni tipo di assembramento e manifestazione imposto dalle norme nazionali e regionali. Nella piena consapevolezza della rilevanza che assume tale pellegrinaggio per i devoti, ma, altresì, dell’esigenza primaria di tutelare la salute degli stessi fedeli e dell’intera popolazione di Sant’Anastasia, è stata condivisa con il Rettore la necessità di tenere chiuso il Santuario dal 1° al 20 di aprile. Un assembramento anche minimo di persone potrebbe avere conseguenze estremamente gravi in termini di diffusione del contagio, trasformando un momento comune di preghiera in un pericolosissimo veicolo di infezione pubblica. Si confida nella condivisione di questo messaggio, nel rispetto delle norme che impongono di restare presso le proprie abitazioni ed uscire esclusivamente in caso di necessità”.
“Carissimi devoti della Madonna dell’Arco – scrivono dal Santuario i Padri Domenicani – l’emergenza Coronavirus che stiamo vivendo in questi giorni ci chiama tutti ad un grande senso di responsabilità al quale nessuno di noi può sottrarsi. Sono giorni di grande ansia, di tristezza e di sacrificio. Ad ognuno di noi viene chiesto di modificare le nostre abitudini e di attenerci ad alcune precise disposizioni che vanno a vantaggio nostro e di chi ci sta intorno. Siamo tutti responsabili gli uni degli altri. Ed è questo grande senso di responsabilità e di affetto reciproco che ci spinge a dover rinunciare quest’anno al tradizionale pellegrinaggio dei Battenti alla Madonna dell’Arco. Non è chiara l’evoluzione e il termine di questa epidemia, per cui non è possibile ad oggi prevedere la fine di questa paralisi. Anche se tutto dovesse tornare alla normalità nei primi giorni di aprile – e ce lo auguriamo – è impossibile, oltreché imprudente, pensare che centinaia di migliaia di persone possano mettersi in cammino e ritrovarsi qui al Santuario per rendere omaggio alla nostra Mamma dell’Arco. Il pericolo di nuovi focolai è ancora troppo alto e nessuno di noi deve mettere a repentaglio la propria vita e quella degli altri.
Per questo motivo, vi comunico ufficialmente che il Santuario, in comune accordo con le Autorità religiose, civili e militari competenti, onde evitare pericolose situazioni e comportamenti sprovveduti, sarà chiuso alla devozione dei fedeli da giorno 1° aprile fino a giorno 20 aprile.
Invito tutti a voi a vivere questo provvedimento come un vero pellegrinaggio dell’anima. Un sacrificio grande per una grazia importante: la salute dei fratelli. Un momento di tristezza per una gioia duratura.
Sono sicuro che, quando tutto sarà finito e torneremo alla normalità della nostra vita quotidiana, ognuno di voi verrà qui pellegrino a ringraziare Maria per aver superato questo periodo di dura prova, così come sono sicuro che saprete rendere onore a Maria lì nei vostri quartieri, nelle vostre città, come siete soliti fare ogni anno, con la preghiera e con qualche momento di festa. Vi chiedo di vivere questo tempo, e soprattutto il giorno del Lunedì in Albis, in spirito di vicinanza e di preghiera. È questo atteggiamento che terrà uniti i nostri cuori e ci farà sentire tutti fratelli, esattamente allo stesso modo di quando ogni anno ci incontriamo fuori al Santuario in attesa di varcare il portone che ci porta davanti a Lei. Vivremo insieme quella notte tramite una diretta che sarà fatta sulla pagina facebook del Santuario, in modo da poterci sentire vicini e rivolgere insieme la nostra preghiera a Maria.
Auguro a tutti voi una Pasqua serena con l’affetto nostro e delle vostre famiglie.
La nostra Mamma dell’Arco vegli su tutti voi e vi protegga!”
Articolo pubblicato il giorno 23 Marzo 2020 - 08:33