Ambulanze incolonnate e pazienti lasciati all’interno con tempi di attesa che superano anche le cinque ore prima di ricevere una visita. Accade lungo i percorsi di accesso ai pronto soccorso degli ospedali di Avellino e di Ariano Irpino. Lo denunciano gli operatori del 118, che riferiscono delle ripercussioni su tutto il servizio di emergenza, per l’impossibilita’ di liberare quanto prima le ambulanze. Una situazione che ha spinto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a chiedere “un intervento di estrema urgenza per affrontare e risolvere ogni criticita’ esistente e per l’assunzione di nuovo personale con immediata verifica sull’organizzazione dei servizi”. Il personale infatti e’ ridotto, costretto a turni massacranti, e in piu’ c’e’ l’esigenza di sanificare gli ambienti del pronto soccorso a ogni minimo sospetto di eventuali casi di coronavirus, con le ambulanze del 118 che si affollano nel parcheggio antistante l’ingresso del pronto soccorso.
Scene quotidiane dall’inizio dell’emergenza, con i pazienti costretti ad attendere anche piu’ di cinque ore prima di poter accedere all’ospedale Moscati di Avellino. Gli operatori della rete del 118 denunciano le lunghe attese con un video postato sui social. Proprio nel parcheggio si notano almeno 5 mezzi di soccorso fermi nel piazzale, con gli operatori fuori dalle ambulanze che indossano le tute speciali, mascherine e occhiali. Difficile resistere ore e ore con quell’equipaggiamento, con le temperature che sono in rialzo. Un’operatrice rimarca con forza: “Ho un’anziana di 92 anni dentro”, e i colleghi le spiegano che le attese sono dovute anche agli interventi di sanificazione, “che non servono poi cosi’ frequenti, perche’ tanto sono tutti pazienti Covid”. De Luca ha promesso l’invio di nuovi medici per l’ospedale di Avellino e anche per il collegato presidio Frangipane di Ariano Irpino. Il Moscati rappresenta infatti il nosocomio di riferimento per tutta la provincia, con un afflusso importante anche dalle province di Benevento, Salerno e Napoli, mentre gli ospedali Landolfi di Solofra e Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi sono presidi territoriali con una ridotta capacita’.
Articolo pubblicato il giorno 19 Marzo 2020 - 17:58