Sono 119 i nuovi casi di infezioni da coronavirus, e 38 i decessi segnalati il 3 marzo nella Cina continentale. Il numero totale di infezioni e’ salito a 80.270, e il bilancio delle vittime a 2.981. La provincia di Hubei, focolaio dell’epidemia, ha riportato 115 nuovi casi di polmonite da coronavirus il 3 marzo, con 37 nuovi decessi e 2.389 casi di guarigione. Il numero totale di infezioni nella provincia e’ salito a 67.332 con 38.556 pazienti ristabiliti e 2.871 deceduti. 114 nuovi casi sono stati segnalati a Wuhan e 1 a E’Zhou. Il resto delle 15 citta’ all’interno della provincia non ha segnalato nuovi casi. Le autorita’ sanitarie di Hubei hanno riferito che ci sono ancora 6.593 pazienti in condizioni critiche che ricevono cure negli ospedali della provincia. Oltre 40 mila operatori sanitari in tutta la Cina stanno attualmente offrendo aiuti medici nella provincia. Il dottor Mei Zhongming dell’ospedale centrale di Wuhan, e’ morto ieri a causa dell’infezione da Covid-19. Mei era un collega del dottor Li Wenliang, morto a causa del virus il 7 febbraio scorso. Shanghai, un comune che confina con la provincia di Zhejiang, ha rintracciato e messo in quarantena 71 persone in citta’ che avevano stretti contatti con i sette casi di Covid-19 dall’Italia, secondo quanto riferito dalle autorita’ sanitarie. La provincia del Guangdong ora richiede a tutti i viaggiatori che arrivano da paesi e regioni con gravi focolai di coronavirus in atto di mettersi in quarantena per 14 giorni. Pechino ha inviato squadre designate per valutare il rischio dell’importazione dell’infezione Covid-19 dall’estero e ha promesso di rafforzare le regole di ingresso nella capitale dopo che i casi di importazione dall’Iran segnalati domenica nella capitale. Il tasso di guarigione fuori dalla provincia di Hubei nella Cina continentale supera l’85 per cento
Articolo pubblicato il giorno 4 Marzo 2020 - 08:59