Un incontro religioso, del 4 marzo scorso, avrebbe dato il via al contagio da coronavirus grazie a 11 persone, tra partecipanti a quell’incontro di preghiera e loro familiari. E, ora che la Regione Campania ha deciso che quattro comuni del Vallo di Diano, Atena Lucana, Polla, Caggiano e Sala Consilina, tutti nel Salernitano, sono zona rossa, area dalla quale non si puo’ entrare ne’ uscire se non per comprovate necessita’, i sindaci sono alle prese con un provvedimento “poco chiaro” e con le difficolta’ innescate dalle carenze di organico nei comandi dei vigili urbani. All’AGI, il primo cittadino di Sala Consilina, Francesco Cavallone, sottolinea che “cio’ che rimproverano maggiormente i sindaci dei territori interessati e’ che, per quanto condivisibile, l’ordinanza e’ poco chiara su determinati tipi di attivita’, quali le deroghe ai divieti di accesso e di entrata all’interno dei singoli comuni. Questo ci sta creando notevoli difficolta’ perche’ non si riesce, non solo a non capire bene il provvedimento, ma anche il trattamento uniforme ai vari paesi e tra i vari controlli”. Percio’, “stiamo cercando di interagire con la Regione e con il prefetto per avere notizie piu’ precise in modo tale che venga fatto un vademecum preciso su che cosa si possa fare e cosa non si possa fare”.
A due giorni dal provvedimento, si cerca di mettere in campo ogni misura utile che possa evitare spostamenti. Ieri, Cavallone ha chiuso con sbarramenti i punti secondari di accesso alla citta’, cosi’ da deviare sulla viabilita’ principale il traffico e controllarlo. “La sera che e’ stata emanata l’ordinanza del presidente De Luca, insieme agli altri sindaci, siamo stati in videoconferenza con prefetto, comandante provinciale dei carabinieri e questore. Si e’ deciso che le arterie secondarie, se non si fosse riuscito a garantire il pattugliamento e il presidio di ogni strada di accesso al paese, dovessero essere chiuse, con ordinanza, fisicamente. Altrimenti, ci sarebbe voluto l’esercito, se teniamo conto che Sala Consilina ha 5 vigili urbani, Atena Lucana 1, Caggiano 0 e Polla 3… Per Sala, su 5 vigili urbani ne ho 2 fissi in ufficio, uno al mattino e uno al pomeriggio; quindi, devo presidiare il territorio con gli altri tre e con i turni diventa obiettivamente complesso”, spiega. Il primo cittadino bolla, poi, come una “decisione politicamente sbagliata” quella assunta dai Comuni di Monte San Giacomo e Buonabitacolo, che isolano tutti i cittadini che, per motivi di lavoro, raggiungono i comuni interessati dalle misure piu’ restrittive, ad eccezione dei sanitari e di chi e’ addetto ai controlli. Intanto, a Sala Consilina “l’80% dei cittadini rispetta le norme; del restante 20%, una piccola percentuale hanno la paura e la fobia di tutto e un’altra percentuale continua a non rispettare le regole perche’ probabilmente non ha capito la gravita’ e la portata del problema”. “E’ pur vero che Sala Consilina, ad oggi, ha solo 11 contagiati, ma potrebbero aumentare. Anche se il focolaio, il filone, e’ tutto unico ed e’ nato da queste riunioni religiose che sono state fatte. Pero’, bisogna essere prudenti, non uscire o uscire il meno possibile”, l’invito di Cavallaro.
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