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Coronavirus: il Governo valuta la riduzione delle bollette per tutto il 2020

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Una riduzione delle bollette per tutto il 2020, da attuare attraverso un intervento sugli oneri di sistema. E’ una delle ipotesi che il governo sta valutando per dare un sostegno a famiglie e imprese, con una norma da inserire nel nuovo decreto anti-Coronavirus. Il ‘titolo’ della norma compare anche in una nuova bozza di lavoro che circola in queste ore, che contiene i cardini dell’intervento, dai fondi per gli ammortizzatori sociali alla sospensione delle ritenute per i settori più colpiti, a partire da turismo e spettacolo.

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Il decreto, che pure andrà varato entro lunedì in modo da garantire la sospensione dei versamenti Iva (in scadenza il 16 marzo), è ancora in fase di elaborazione e anche le risorse da destinare ai vari capitoli sono in continua evoluzione. Per gli ammortizzatori sociali, ad esempio, il documento di lavoro calcola circa 4 miliardi ma il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha già parlato di un intervento da 5 miliardi proprio legato all’aumento delle imprese in difficolta’ date le nuove misure restrittive per il contenimento dell’epidemia. Confermate le linee di intervento che vanno dalla Cig in deroga per tutti, compresi, stando a questa ultima bozza, soci di cooperative, dipendenti di fondazioni nel settore dei pubblici servizi e terzo settore, all’aumento del Fondo di integrazione salariale (per 500 milioni). Mentre si sta ancora valutando se allargare il sussidio di disoccupazione per coprire gli stagionali del turismo, della pesca e ai lavoratori dello spettacolo, che non possono ricorrere alla Cig in deroga. Si lavora anche ai congedi ‘speciali’ per i genitori con i figli a casa da scuola, che potrebbero assorbire tra i 650 e gli 800 milioni. Sui congedi si sta ancora valutando come agire: le ipotesi rimangono quella di una assenza giustificata dal lavoro di 12 giorni al 30% della retribuzione, che potrebbe pero’ salire all’80% o al 100% per i redditi più bassi. Ma c’e’ anche una ipotesi di 80% per tutti o di 10 giorni che salgono a 15 per i genitori soli o per il comparto sanità. Il tutto abbinato a un voucher da 600 euro per la babysitter, che si potrà chiedere in alternativa al congedo. Confermata l’equiparazione della quarantena a malattia anche per i lavoratori privati (al momento valutata in 130 milioni), mentre sono ancora in valutazione una serie di misure, a partire dal sostegno agli autonomi da parte delle casse professionali private di appartenenza.

Per le filiere più colpite si va comunque verso la sospensione dei versamenti di contributi e ritenute, mentre per gli altri si ipotizzano le stesse sospensioni, compresa quella dei versamenti Iva, ma con tetti di fatturato. Si valuta anche la sospensione delle attività di Agenzia delle Entrate e riscossione, con la sospensione degli atti esecutivi e dell’invio di cartelle, oltre che delle rate della rottamazione o della riscossione ordinaria. Ancora devono prendere forma poi altri interventi, che vanno dal sostegno agli affitti commerciali (si ipotizza un credito d’imposta per il proprietario che rinuncia a parte dell’affitto) al potenziamento del credito d’imposta per le fiere, che potrebbe pero’ essere introdotto nel successivo decreto con le misure per spingere l’economia, fino alla compensazione degli F24 con i crediti P.a., che creerebbe pero’ problemi di cassa


Articolo pubblicato il giorno 13 Marzo 2020 - 12:42

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