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Coronavirus, dal Comune di Napoli al via il rafforzamento del lavoro agile

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“Tutela della salute, prevenzione e attenzione alle relazioni familiari e umane sono gli obiettivi che garantiamo con una serie importante di decisioni rapidissime. Diamo immediata serenita’ alle famiglie e a quanti hanno patologie a rischio”. Lo hanno dichiarato il vicesindaco di Napoli Enrico Panini e gli assessori al Lavoro, Monica Buonanno, e alla Salute, Francesca Menna in merito alla delibera da loro firmata e approvata dalla giunta de Magistris che dispone azioni a tutela delle condizioni di lavoratori e lavoratrici e il contrasto alla diffusione del contagio da coronavirus. Dopo le disposizioni del presidente del Consiglio con le quali si sospende l’attivita’ scolastica fino al 15 marzo e si dettano norme rigorose in materia di prevenzione, il Comune di Napoli ha esteso l’utilizzo del Lavoro agile a tutti i dipendenti durante il periodo previsto dal pcm che ne faranno richiesta purche’ cio’ non metta in discussione l’efficienza dell’attivita’. Le domande potranno essere inoltrate da oggi per ottenere il beneficio da lunedi’ per le lavoratrici in stato di gravidanza; i genitori di figli minori (ivi compresi i casi di affido) con carichi di cura verso i minori nati dal 1 gennaio 2007, per la durata di sospensione delle scuole. In tal caso, sara’ data priorita’ ai nuclei monogenitoriali, mentre per i nuclei con presenza di entrambi i genitori, il richiedente dovra’ espressamente dichiarare di essere l’unico genitore ad avvalersi delle modalita’ di lavoro agile. Eventuali precedenze saranno riconosciute in ragione della minore eta’ dei figli minori; lavoratori e lavoratrici con figli in condizioni di disabilita’ gravi; lavoratori e lavoratrici con invalidita’ a titolo personale o coloro che, sulla base di specifica certificazione medica di strutture sanitarie pubbliche sono affetti da patologie per le quali e’ consigliato nella fase epidemica la permanenza al proprio domicilio. Sono inoltre ammessi a fare richiesta per il lavoro agile i dipendenti che attestino di avvalersi quotidianamente di mezzi di trasporto pubblico per la distanza domicilio-luogo di lavoro; la richiesta potra’ essere valutata dal dirigente di riferimento, sulla base di criteri di rotazione, in ragione di esigenze organizzative connesse alle caratteristiche delle attivita’ lavorative e dei compiti assegnati al dipendente, e di ulteriori esigenze di carattere sanitario per diminuire negli ambienti lavorativi e negli uffici la contemporanea presenza di piu’ persone. Infine, sono ammessi a farne richiesta tutti i lavoratori e le lavoratrici, le cui istanze verranno valutate dal dirigente secondo ragionevoli esigenze organizzative, sulla base dei carichi di lavoro e dei compiti assegnati.


Articolo pubblicato il giorno 6 Marzo 2020 - 13:10
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