L’Associazione Camere Penali del Diritto Europeo e internazionale presieduta dall’avvocato Alexandro Maria Tirelli, responsabile area comunicazione l’avvocato Nicola Corrado, chiede al Governo un provvedimento di profilassi generale e la distribuzione di kit di prevenzione “ La nostra associazione -si legge in una nota -ritiene che il Governo debba affrontare la lotta contro il Covid 19
con lo stesso atteggiamento politico con il quale dovrebbe fronteggiare un conflitto bellico attuato con gli strumenti chimici e batteriologici. L’emergenza attuale suggerisce ad attuare un piano di profilassi che coinvolga ciascun singolo cittadino, che va tutelato nel suo dirittocostituzionale alla salute. Si propone che il Governo vari con effetto immediato un decreto legge volto alla produzione e distribuzione generale di un KIT di prevenzione cosi composto:
a)
Mascherina FFP 3 con filtri intercambiabili
b)
Guanti Monouso
c)
Occhialini di protezione oculare
d)
Micro sterilizzatore per disinfettare gli elementi del KIT. Il Kit dovrebbe essere prodotto su commessa dello Stato e venduto a prezzo calmierato tramite la rete delle Farmacie. Vista la necessita di milioni di pezzi, si propone la distribuzione per fasce di età, cominciando dagli ultra sessantacinquenni, per poi arrivare agli ultra cinquantenni, bambini e così via. Il Kit rappresenterebbe uno strumento di prevenzione generale utilizzabile anche dopo la pandemia del Corona virus. L’utilizzo degli strumenti del Kit dovrebbe essere reso obbligatorio nei luoghi pubblici e nella pubblica via, salvo sanzione penale severa. Gli scopi di prevenzione e l’abbattimento dei costi per gli strumenti di terapia ospedaliera e non ospedaliera potrebbero essere abbattuti fortemente attraverso la fornitura dei detti strumenti, che hanno costo di produzione non elevato. In un Paese dove ogni bambini superiore agli 8 anni detiene uno smart phone, ben può decidere il Governo di adottare siffatta misura urgente, per la attuazione del dettato costituzionale che impone allo Stato di proteggere la Comunità Nazionale, nel suo diritto alla salute del singolo e del corpo sociale complessivo”
Articolo pubblicato il giorno 7 Marzo 2020 - 18:19