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Coronavirus, Cardarelli, a breve padiglione dedicato

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I dispositivi di sicurezza? “L’azienda, per ora, riesce a garantirli a tutto il personale, ma è comunque un problema reale. La domanda è alta e la produzione non riesce a soddisfare la domanda. È un problema che, in Italia, attanaglia tutte le aziende sanitarie, anche perché il consumo è enorme durante la giornata”. Lo afferma, a Radio CRC, Giuseppe Longo, direttore dell’ospedale Cardarelli di Napoli. “Spero che la situazione riesca ad essere governata in Campania, senza trovarci nei picchi alti come nelle regioni del nord”, prosegue, “l’unico modo per riuscire in questa impresa è non uscire di casa, evitando qualsiasi tipo di contatto. Noi abbiamo avuto la fortuna di mettere in atto tale provvedimento prima che la situazione sfuggisse di mano, a differenza, ad esempio, della Lombardia. Il vero problema è che è una patologia che mette sotto stress le terapie intensive. Gli ospedali da campo servono proprio a questo. I pronto soccorso sono utili, ma sono solo una porta si accesso.
Il Cardarelli, ad oggi, non ha ancora attivato i posti letto della terapia intensiva, ma verranno attivati entro la fine settimana. Questo perché il nostro ospedale è utilizzato principalmente per il pronto soccorso. Data la grandezza della struttura, stiamo cercando di dedicare un interno padiglioni a pazienti Covid. Nel fine settimana riapriremo i primi, ma dalla prossima avremo il padiglione. Gli accessi in pronto soccorso sono diminuiti di un terzo e questo ci ha fatto riflettere; stare a casa diminuisce sicuramente i traumatismi, quindi gli incidenti, ma c’è sicuramente la paura di andare in pronto soccorso. Questa esperienza, speriamo, possa servire a tutti come insegnamento sull’adeguato utilizzo dell’ospedale.


Articolo pubblicato il giorno 18 Marzo 2020 - 11:23

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