Il gruppo Calzedonia ha risposto all’appello delle istituzioni con un gesto concreto e immediato, mettendo a disposizione impianti e risorse dell’azienda: a partire da ieri ha riconvertito alcuni dei propri stabilimenti alla produzione di mascherine e camici.
Un’operazione fortemente voluta dal presidente Sandro Veronesi, che fin dall’inizio ha dimostrato la sensibilità del Gruppo nei confronti dei propri dipendenti, clienti e dell’emergenza sanitaria in corso, chiudendo dapprima tutti i punti vendita delle zone cosiddette rosse e successivamente quelli di tutta Italia, anticipando i relativi decreti del governo. Gli stabilimenti riconvertiti alla produzione di mascherine e camici saranno quelli di Avio (Tn) e Gissi (Ch), per quanto riguarda il territorio italiano, e gli stabilimenti croati di proprietà del gruppo veronese.
La conversione è stata possibile sia grazie all’acquisto di macchinari speciali per la creazione di una linea semi-automatica, sia formando le cucitrici al nuovo tipo di produzione. Questo nuovo assetto permetterà la produzione di 10mila mascherine al giorno nella fase iniziale, ma si prevede un incremento delle unità prodotte nelle prossime settimane. La consegna delle mascherine è iniziata lunedì scorso con le prime donate all’ospedale di Verona e al comune di Verona.
I Campi Flegrei hanno fatto registrare nuove scosse di terremoto nella serata di ieri, poco… Leggi tutto
Stava per trascorrere il Natale in famiglia, insieme a moglie e figli, ma il latitante… Leggi tutto
La magia del Natale avvolge l'intera giornata, infondendo un'atmosfera di pace e armonia. Le stelle… Leggi tutto
A Montecorvino Pugliano, in provincia di Salerno si piange la morte del 24enne Antonio D’Arcangelo… Leggi tutto
Musk, dopo aver deriso il cancelliere Scholz, seguita nella sua piece da teatro assurdista e… Leggi tutto
Il presepe napoletano, secondo Roberto Saviano, rappresenta un "sogno" che si distacca dalla mera realtà.… Leggi tutto