foto archivio
Nell’ambito della gestione dell’emergenza coronavirus, tra le misure di contenimento dell’infezione da Covid-19, non ci risultano particolari interventi in atto nelle strutture detentive del nostro Paese. Lo sottolinea una nota dell’Arcigay Napoli esprimendo forte preoccupazione per il fatto che, ancora una volta, carceri e case circondariali possano diventare la periferia dimenticata dei diritti umani e civili, mettendo di fatto a serio rischio la salute di migliaia di persone, dei loro familiari e di riflesso della cittadinanza tutta, con il rischio reale di trasformare le strutture detentive in veri e propri lazzaretti. Ci preoccupa in modo particolare la conformazione di grandi strutture, come Poggioreale, la più grande struttura detentiva dell’Europa occidentale, che dal punto di vista sociale e sanitario, proprio per il sovraffollamento, sono già in condizioni critiche, anche senza particolari emergenze e che potrebbero collassare se si dovesse diffondere l’infezione di Covid-19. Chiediamo che il Governo, le Regioni e le direzioni carcerarie intervengano con celerità per monitorare cosa sta succedendo su tutto il territorio nazionale e per prendere provvedimenti straordinari volti ad evitare una rapida e pericolosissima diffusione del virus nelle strutture detentive.
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