“Non è semplice liberare un intero edificio ma lo faremmo in caso di emergenza gravissima, di tipo lombardo, in quel caso si adeguerà un edificio. La sanità universitaria non si sottrarrà”. Maria Triassi, docente di igiene, epidemiologia e medicina preventiva dell’Università Federico II di Napoli e presidente della commissione di emergenza della Federico II sul coronavirus, spiega l’ipotesi di dedicare un intero palazzo del II Policlinico di Napoli ai malati covid19. Triassi sottolinea che il Policlinico sta già aumentando il proprio impegno: “Stiamo dedicando – ricorda – due piani dell’edificio 18 di malattie infettive al covid19 e presto potrebbero diventare tre. Un piano è già pronto, per il secondo mancano pochi giorni e così avremo 24 posti letto di degenza protetta che sono ampliabili a 34 in emergenza”.
L’ipotesi di dedicare un intero edificio del II Policlinico ai malati di covid19 è stata sottoposta, si apprende, anche ai vertici dell’ateneo Federico II e si stanno analizzando gli edifici che potrebbero essere convertiti in caso di allargamento dell’epidemia in Campania. Il Policlinico Federico II sta intanto già ampliando la propria offerta di posti letto: “Il piano attuale – spiega Triassi – è di 70 posti letto che comprendono i diversi reparti già attrezzati per l’emergenza tra cui quello per le donne gravide e per i bambini. Ci sono già 13 posti di terapia intensiva nell’edificio 8 e ne stiamo allestendo altri 12 nuovi. In più è già attivo il percorso per le partorienti ammalate, c’è stato anche il primo parto due giorni fa ma era un sospetto caso di covid che poi è risultato negativo”. Un impegno forte del Policlinico, per il quale l’Azienda Ospedaliera Universitaria sta anche reclutando nuovo personale medico con tre bandi pubblicati oggi sul sito, che scadranno il 28 marzo. Si tratta di 30 infermieri e 6 medici specialisti in ginecologia e ostetricia e 10 ostetriche per le esigenze del materno infantile. Il Policlinico partenopeo vista l’urgenza di provvedere all’individuazione ad horas di personale dirigenziale e che possa garantire il buon andamento delle attività di cura ed assistenza nei reparti in corso di attivazione e rafforzare gli organici di quelli esistenti, inclusa la rete diagnostica e laboratoristica, ha pubblicato anche una manifestazione di interesse per verificare la disponibilità di personale strutturato interno o medici specializzandi dell’ultimo o penultimo anno o medici specialisti frequentatori volontari dell’AOU Federico II di una serie di aree specialistiche: medicina interna, pneumologia, infettivologia, pediatria, neonatologia, ginecologia, radiologia, anestesia e rianimazione, medicina di laboratorio (anatomia patologica, patologia clinica), biologia.
Articolo pubblicato il giorno 24 Marzo 2020 - 15:43