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Casandrino. Coronavirus, il Commissario Lucchese scende in strada a caccia di “disertori”. Appello alla cittadinanza a non uscire di casa. Denunciata una persona intenta a fare jogging nei pressi del cimitero e un venditore ambulante di acque minerali minorenne sorpreso a bordo di un ape-car. Non s’è perso d’animo il vice prefetto e di domenica pomeriggio, in una città semideserta, è sceso in strada con due vigili urbani dei sei effettivi in forze al comune – dopo il dissesto finanziario in cui è incorso l’ente circa un anno fa – e si è messo a controllare personalmente il rispetto delle norme del governo in merito all’emergenza coronavirus. Il vice Preftto Giovanni Lucchese ha sgridato più di un casandrinese “disertore” del mantra “restiamo in casa”. Sicuro e strenuo fautore che i comportamenti necessari per il rispetto delle regole fissate dal governo per contenere il contagio del coronavirus vadano rispettati. Un punto vivo, su cui si scalda: “Ci sono ancora troppe persone in giro senza motivo e prive di autocertificazioni. In certi casi li abbiamo sanzionati”. Elenca le infrazioni di cui è stato testimone diretto e aggiunge: “Se le mettiamo insieme, moltiplicandole, le possibilità di contagio aumentano” perché “c’è una sottovalutazione del problema”. Anche se poi afferma con fierezza che a Casandrino al momento non si registra alcun caso di contagio. Proprio qualche giorno fa ha istituito il C.O.C. (Centro Operativo Comunale) fino al tre aprile per interventi di supporto ai soggetti vulnerabili (anziani e persone che vivono da sole non autosufficienti). Il servizio è attivo dalle ore 9,00 alle ore 19,00, chiamando al numero 081 8304561 int. 203.
G.S.
Articolo pubblicato il giorno 22 Marzo 2020 - 19:04