Sono stati 38 i morti nel mese di marzo alla Santa Chiara, struttura di Lodi che ospita anziani e per questo i consiglieri di opposizione in Comune hanno chiesto al prefetto Marcello Cardona di intervenire. Lo riporta il Cittadino di Lodi. “Da una comunicazione del presidente del consiglio di amministrazione della fondazione Santa Chiara, Corrado Sancilio – scrivono i consiglieri comunali Stefano Caserini, Massimo Casiraghi, Giuliana Cominetti, Luca Degano, Andrea Furegato, Carlo Gendarini, Francesco Milanesi, Simone Piacentini, Simonetta Pozzoli, Gianluca Scotti, Laura Tagliaferri e Antonio Uggè – abbiamo saputo essere in corso, nella casa di riposo, un’epidemia di Covid-19 che ha portato nei primi 25 giorni di marzo a 38 morti (contro i 4 morti di tutto il mese di marzo 2019).
Abbiamo inoltre saputo che il dottor Sancilio aveva già chiesto, in passato ad Ats di fare i tamponi per poter separare i contagiati dai sani, ma questo non e’ stato fatto”. Secondo i consiglieri “in assenza di tamponi è impossibile limitare il contagio, con il pericolo che il contagio si estenda a tutti gli ospiti, con rischio di una strage visto gli elevatissimi tassi di mortalità fra le persone anziane e con patologie pregresse”. Da qui la richiesta alla Prefettura dato che “abbiamo saputo dalla stampa che per un caso analogo relativo alla casa di riposo di Mediglia ” nel milanese “i tamponi sono stati fatti da Ats grazie al coinvolgimento della prefettura, e che questo ha portato alla definizione di locali per la quarantena dei positivi”.
Articolo pubblicato il giorno 27 Marzo 2020 - 11:20