A distanza di settimane dall’inizio dell’emergenza COVID-19, che sta colpendo la totalità del nostro Paese e alla luce degli ultimi dispositivi normativi che hanno interessato anche l’Area Metropolitana di Napoli, mentre si inneggia alla comunione di intenti, si continua ad assistere ad una diversificata, frenetica e perversa cattiva interpretazione delle norme.
È incomprensibile, quanto intollerabile, che si registrino ancora numerosi dipendenti degli Enti locali napoletani, sprovvisti di opportuni dpi (mascherine, guanti monouso, igienizzanti mani) e che stanno continuando a svolgere il proprio lavoro senza esitazioni per senso del dovere.
Gran parte degli uffici e dei veicoli di servizio in dotazione non sono stati neppure sanificati.
La percentuale dei dipendenti che hanno avuto accesso al telelavoro resta ancora molto bassa a causa dell’inosservanza della vigenti norme, mascherata da una lettura di convenienza dei DPCM in cui si indica di non osteggiare la fruizione delle ferie (a richiesta) e non l’obbligo, come sta avvenendo nella realtà, ad uso e consumo di chi non è stato, colpevolmente, in grado di avviare il lavoro agile, a causa di ataviche inadempienze che hanno ostacolato la genesi di una efficace
struttura normativa e tecnologica.
Nel frattempo si assiste ad affannose redazioni di regolamenti senza comprendere che ci si trova in una condizione di emergenza sancita da appositi decreti, a tutela della salute: inderogabili!
In alcuni Comuni dell’Area metropolitana di Napoli, le insegnanti delle scuole comunali restano inermi al contagio in servizio presso le strutture scolastiche, senza che sia data l’opportunità di mettere in campo le attività previste dal vigente Contratto, a causa di un delirio unilaterale di anomala lettura delle norme.
È ora di dire basta a questo modus operandi che mette il Dipendente degli Enti locali in ultimo in ordine di importanza, da utilizzare solo quando c’é da sopperire a situazioni contingibili e urgenti, quale unico strumento per salvaguardare la tenuta del Sistema emergenza.
Questi lavoratori sono in prima linea e, ricordando che devono garantire i servizi pubblici essenziali, nel raccomandare a Tutti di rispettare le indicazioni e le ordinanze, ai Sindaci e ai Legali rappresentanti degli enti locali chiediamo di garantire la sicurezza e la salute dei propri dipendenti.
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