Napoli, cadavere di un pony ritrovato tra i rifiuti nelle discariche sotto al Ponte Fiat nella zona industriale. Il video
Con una prima donazione di un privato per far fronte all’emergenza sanitaria, causata dal Coronavirus, è partita una catena di solidarietà verso l’Ospedale Capilupi di Capri. Il circuito solidale a favore dell’unico nosocomio isolano è coordinato dal medico ospedaliero caprese Paolo Falco con la supervisione del direttore generale dell’ ASL Na 1 Centro Ciro Verdoliva. Il nosocomio caprese versa da decenni in una situazione già emergenziale dovuta alla mancanza di attrezzature, personale e servizi e in tale momento di emergenza sanitaria nazionale è stato un imprenditore caprese, Franco Senesi, titolare della Liquid Art System, che ha pensato per primo di fare un gesto concreto a sostegno dell’Ospedale di Capri, donando un ventilatore per la terapia intensiva, per metterlo a disposizione del presidio ospedaliero isolano.
Il gesto di Senesi ha fatto scattare un circuito di donazioni a favore dell’Ospedale caprese anche fuori dall’isola, infatti, una signora residente a Roma con un paziente anziano sull’isola ha subito stanziato 10.000 euro a favore del Capilupi. La somma, sotto il coordinamento del dottor Falco e dell’ ASL NA 1, sarà utilizzata per l’acquisto di apparecchiature per il massaggio cardiaco esterno. L’imprenditore caprese ha voluto lanciare un primo messaggio forte a favore della sanità isolana: “Difendiamo finché possiamo la nostra comunità, non aspettiamo che gli altri lo facciano per noi”. Il ventilatore, ordinato nei giorni scorsi, arriverà a Capri nel giro di poche settimane. La donazione ha messo in moto così una macchina di solidarietà verso il nosocomio caprese, coordinata attraverso l’ausilio del medico caprese Paolo Falco, che presta servizio presso l’ospedale del Mare di Napoli e in via volontaria anche in quello di Capri, sotto la supervisione del direttore generale dell’ASL Na 1 Ciro Verdoliva. Ha spiegato a riguardo il dottor Falco: “in questa situazione emergenziale, attraverso l’ausilio di piccoli contributi di privati, si potrebbe attrezzare una camera sub-intensiva da Capri con apparecchiature di monitoraggio e possibilmente due ventilatori necessari nella pre degenza alla terapia intensiva per gli eventuali pazienti che poi dovranno essere trasferiti da Capri a Napoli.” Subito altri imprenditori e privati hanno proceduto con ulteriori donazioni, una parte già impiegate per l’acquisto di 100 mascherine omologate per i sanitari del nosocomio caprese e c’e’ un altro gruppo di imprenditori locali che a breve acquisterà un altro ventilatore per la rianimazione.
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