Zinedine Zidane non sta certo attraversando un buon momento a Madrid e, in Spagna, da più parti viene rievocato il nome di Mauricio Pochettino per la panchina del Real. Come riporta sul proprio sito ‘Marca’, Zidane sa che il suo operato è sotto la lente di ingrandimento a causa della sua gestione della squadra, delle rotazioni e delle opportunità che offre ai suoi giocatori (specialmente i giovani acquisti), scelte che generano molti dubbi in Florentino Pérez. Anche se in una riunione che ha tenuto tre giorni prima del classico con il presidente, il numero uno dei Blancos ha trasmesso la sua fiducia al tecnico, ma Zizou stesso è consapevole che sta attraversando il momento più delicato da quando è tornato a sedere sulla panchina del Real. Con quattro sconfitte nelle ultime sette partite e il ko in Champions League col Manchester City di Guardiola, l’allenatore sa di essere in bilico. Quindi, se la stagione si dovesse chiudere senza un altro titolo oltre alla Supercoppa vinta in Arabia, è molto probabile che Zidane non resti a Madrid nonostante il suo contratto scada nel giugno 2022. Il principale candidato a sostituirlo è una vecchia conoscenza, Mauricio Pochettino. La seconda alternativa, che si adatta anche al profilo che il club bianco sta cercando, è Massimiliano Allegri. L’ex Juventus, a proposito, a dicembre aveva dichiarato al Corriere della Sera che ‘Non allenerò fino alla prossima stagione, non lo farò in nessun caso prima’. In ogni caso, Allegri e il suo enturage sembrano essere la seconda opzione per la panchina del Bernabéu. La scorsa settimana, l’Independent ha riferito dall’Inghilterra che un emissario del club madrileno avrebbe contattato Pochettino o qualcuno del suo ambiente per chiedere loro di tenerli informati di qualsiasi movimento che avrebbero potuto fare riguardo al loro futuro. Ciò sarebbe motivato dal possibile interesse del Psg a sostituire Tuchel, ma soprattutto dal ricordo di ciò che è accaduto nell’estate del 2018. All’epoca c’erano contatti tra le due parti che non avevano dato i loro frutti e poco dopo, quando Zidane si dimise, il club aveva cercato di riprendere i negoziati con Pochettino che, però, aveva appena rinnovato con il Tottenham e adempiuto al suo impegno nei confronti degli Spurs. Tutto ciò è accaduto in tre brevi settimane. Il suo nome sarebbe tornato alla ribalta mesi dopo, nell’ottobre 2018 in seguito al licenziamento di Julen Lopetegui, ma l’argentino rimase alla guida della squadra di Londra. Ora Pochettino sembra essere determinato a realizzare il suo sogno di allenare il Real Madrid se, come sembra, dovesse ripresentarsi l’occasione. Forse è per questa ragione che un mese e mezzo fa respinse l’inaspettata offerta del Barcellona, consapevole del fatto che, se fosse andato ad allenare i blaugrana, si sarebbero poi chiuse le porte del Real. Nell’ipotetico caso che nelle prossime settimane il Madrid non avesse più possibilità di vincere un titolo e che i dirigenti optassero per un cambio in corsa o che Zidane si dimettesse, Pochettino dovrebbe raggiungere un accordo col Tottenham, il club che lo ha esonerato a fine novembre dopo aver giocato la finale di Champions League a giugno. A Florentino è sempre piaciuto l’allenatore ma, entrambe le parti, preferirebbero iniziare insieme la prossima stagione iniziando a lavorare, l’una con l’altra, da giugno.
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