La Fondazione Socrates di Benevento organizza dal 7 al 12 marzo 2020, una serie di incontri sulla storia dell’intarsio marmoreo mettendo in risalto l’Altare Marmoreo attribuito al Sanmartino del dottore Giorgio Mellucci.
La Campania sei-settecentesca vanta un numero corposo di esempi, fra cui le cappelle delle chiese, le confraternite, le congreghe e le cappelle private delle vecchie famiglie aristocratiche del Regno di Napoli. Fra le maggiori testimonianze del Barocco napoletano va menzionata la Chiesa di San Giovanni a Carbonara: Altare di San Giovanni Battista con la particolarità del medaglione come nel caso dell’Altare di proprietà del dottore Giorgio Mellucci. Si tratta di un Altare di fattura settecentesca attribuoto allo scultore Giuseppe Sanmartino con iscrizione del 1762 in onore di Stefano Mellucci. E’ composto da marmi policromi dal verde antico, verde alpino, pecorelle, Rosso di Lepanto, Vituliano e Bianco Statuario di Carrara con Ciborio ma soprattutto per rifarsi a tutte le opere di Giuseppe Sanmartino con la particolarità di uno stupendo Paliotto che rappresenta la Madonna con il Bambino, una scultura eccezionale, cosi definita dagli esperti. Il dottore Domenico Iannicelli , ex presidente Pro loco di Avella, docente e amante del periodo Barocco e Roccocò campano, Lara Ciardiello fotografa dell’arte antica, l’ingegnere Giovanni Pisani dell’Università della Terza Età di Tirana in Albania, Luca Gallo esperto di antichità. Un altro aspetto interessante, inerente l’altare del Mellucci è la provenienza da una delle tante cappelle private dell’aristocratico casato dei Mellucci imparentati con i Sannicandro, i Ridola di Matera, i Mastelloni di piazza Carità di Napoli.
Circa 100 anni e più dalla nascita dell’altare tra i vari documenti conservati presso i vari Archivi di Stato d’Italia ed anche all’estero, troviamo il nome di un luminario dell’ingegneria italiana, l’ingegnere e docente Gioacchino Luigi Mellucci: bisnonno di Giorgio Mellucci e a sua volta pronipote di Stefano Mellucci, (1874- 1942 Napoli) autore della Funicolare Centrale, Teatro Augusteo, Terme di Agnano, esponente del Liberty insieme ai grandi come Nervi, Gio Ponti, Walter Gropius, Arata, Mannajuolo, Ricciardi.
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