Nel peggior momento della crisi a Napoli, dove il servizio di trasporto pubblico è l’unico mezzo che consente ai lavoratori essenziali di raggiungere i posti di lavoro, la società Samir Global Service detentrice dell’appalto di pulizia e manutenzione dei mezzi ferro e gomma, in una nota del 24 marzo ha comunicato alle organizzazioni sindacali e al Comune di Napoli che non pagherà gli stipendi ai lavoratori per questioni economiche-giuridiche con il comune di Napoli. “Un metodo riprovevole che usa i lavoratori e le loro famiglie come arma di pressione sul comune”, spiegano i lavoratori del Cub trasporti di Napoli.
E poi aggiungono: “Noi non lo accetteremo mai. In questo periodo di emergenza sanitaria i lavoratori dell’appalto hanno acquistato le mascherine in autonomia per poter svolgere il proprio lavoro, perché ne la società Samir ne il comune di Napoli hanno provveduto a farlo. Oggi questo loro sacrificio viene ricambiato non pagandole lo stipendio. A questo punto pur comprendendo le difficoltà del momento i lavoratori non possono mettere a rischio la propria vita senza percepire lo stipendio, a più ragione se si tratta di un servizio minimo essenziale. Il comune deve prendere delle decisioni urgentemente, il profitto non può essere più importante della vita delle persone. La CUB Trasporti di Napoli dichiara ad horas lo stato di agitazione permanente. Nel caso che le autorità competente non interverranno a ripristinare il regolare pagamento dello stipendio è la sicurezza minima del lavoro i lavoratori decideranno quanto prima si astenersi del lavoro ai sensi dell’art. 2 comma 7 della Legge 146/90”.
Articolo pubblicato il giorno 25 Marzo 2020 - 10:43