Il Giudice Monocratico del Tribunale di Latina Francesco Valentini, all’esito dell’udienza di mercoledì, dopo oltre 5 anni dall’inizio del dibattimento e dall’iniziale sequestro di una serie di villette costruite a Sperlonga, ha prosciolto i 28 proprietari (tutti residenti tra Aversa e l’agro aversano), imputati di lottizzazione abusiva, per l’intervenuta prescrizione dei reati.
La decisione è da ritenersi per certi versi storica ed ha destato clamore perché è una delle prime ad essere adottate sul territorio nazionale in quanto il giudice Valentini non ha accolto la richiesta di confisca avanzata dalla Procura ed ha disposto l’immediato dissequestro del grosso complesso immobiliare edificato nel Sud pontino.
La sentenza poggia le sue fondamenta su una recentissima pronuncia della Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, emessa il 30 gennaio scorso, all’esito di un lungo e tormentato contrasto giurisprudenziale che ha coinvolto i giudici di Piazza Cavour ma anche quelli della Corte Europea dei diritti dell’Uomo di Strasburgo e della Corte Costituzionale.
Secondo gli ermellini, che hanno pubblicato un’informazione provvisoria del dispositivo emesso il 30 gennaio 2020, non è possibile disporre la confisca urbanistica di un immobile se il reato di lottizzazione abusiva è da ritenersi prescritto prima della fine dell’istruttoria dibattimentale di primo grado.
Nel solco di tale decisione, la struttura residenziale, composta da una serie di appartamenti e di villette, su richiesta delle difese che l’hanno richiamata eccependo al contempo l’intervenuta prescrizione del reato iniziale di lottizzazione abusiva a carico dei diversi imputati, quasi tutti residenti nel territorio aversano, è stata dissequestrata. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Raffaele Costanzo, Alfonso Quarto, Giuseppe Stellato, Vincenzo Di Vaio e Mauro Iodice.
Articolo pubblicato il giorno 6 Febbraio 2020 - 14:52