Tutti a processo per l’inchiesta sulla vigilanza del clan dei Casalesi. Il gup del tribunale di Napoli ha rinviato a giudizio Enrico Verso, cognato dal collaboratore di giustizia Raffaele Bidognetti (figlio del capoclan Cicciotto ‘e Mezzanotte), Antonio D’Abbronzo, 47 anni di Villaricca, Eugenio Di Laura, 51 anni di Gricignano d’Aversa, Carlo Verdone, 59 anni di Roma (omonimo dell’attore), Vincenzo Siano di Sant’Antimo.
Il giudice ha rigettato una richiesta di abbreviato condizionato avanzata da Verso, D’Abbronzo e Di Laura con i tre imputati che hanno optato, quindi, per il processo con rito ordinario. La prima udienza è stata fissata a metà marzo dinanzi alla seconda sezione collegiale del tribunale di Napoli Nord. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Fabio Della Corte, Teresa Frippa e Gaetano Orabona.
L’inchiesta in cui gli indagati sono rimasti coinvolti aveva permesso di accertare una serie di estorsioni ed intimidazioni ai danni di commercianti sia per il recupero di crediti sia mediante l’imposizione del servizio di vigilanza, attuate mediante la forza di intimidazione derivante dall’appartenenza al clan. Secondo quanto emerso i Casalesi avrebbero imposto l’istituto di vigilanza, per gli inquirenti riconducibile a Verso, anche a Cinecittà.
Intanto per Verso e D’Abbronzo è stato fissato il Riesame per la seconda ordinanza di custodia cautelare, quella riguardante la cessione di un ramo d’azienda della “Roma Security”, riconducibile a Verso, ad un’altra azienda, “I Pretoriani”, al fine di eludere i controlli. L’udienza dinanzi al Tribunale della Libertà è in programma la prossima settimana.
Articolo pubblicato il giorno 12 Febbraio 2020 - 20:51