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- “E’ saltata la luce e abbiamo intuito che c’era un’emergenza. La carrozza ha iniziato a ondeggiare. Sara’ durato un minuto, no so”. Tra i feriti c’era chi aveva il volto come “una maschera di sangue”. E’ un’altra testimonianza, raccolta dall’edizione online del quotidiano piacentino Liberta’, che arriva da uno dei feriti del deragliamento del treno dell’alta velocita’ nel Lodigiano. A parlare e’ un passeggero di nazionalita’ indiana, da poco dimesso dall’ospedale di Castel San Giovanni (Piacenza), dopo medicazioni per ferite di lieve entita’. Con lui anche un altro viaggiatore ferito, italiano. I due raccontano il momento del deragliamento e i momenti di paura, al buio. “Un passeggero ha sbattuto la testa contro il finestrino quando la carrozza si e’ piegata”, raccontano. L’addetto alla ristorazione, un ragazzo, che al momento dell’incidente stava distribuendo il caffe’ ai passeggeri, dicono i feriti superstiti, “era una maschera di sangue”
Articolo pubblicato il giorno 6 Febbraio 2020 - 12:02