A poco piu’ di due anni di distanza dall’incidente ferroviario avvenuto il 25 gennaio 2018 al treno regionale di Trenord a Pioltello (Milano), un deragliamento in Lombardia, questa volta in provincia di Lodi, coinvolge un Frecciarossa sull’alta velocita’ e provoca due morti e 31 feriti. E ancora una volta rilancia ‘l’allarme manutenzione’ delle linee ferroviarie e del ‘materiale rotabile’. Le prime risultanze delle indagini di polizia giudiziaria svolte sul sito del deragliamento avvenuto stamani alle 5.34 nel territorio di Ospitaletto Lodigiano (Lodi) che ha coinvolto il Treno Av 9595 Milano Centrale-Salerno, dicono che al centro delle cause potrebbe trovarsi uno scambio montato male o difettoso oppure ancora riparato male. Il ‘punto zero’, infatti, quello in cui si e’ verificato il problema di scorrimento, e che e’ stato trovato a 5-600 metri dal luogo in cui si e’ fermato il convoglio ‘sviato’, si trova in corrispondenza di uno scambio. Tratto che per giunta, la scorsa notte, sarebbe stato oggetto di una manutenzione, come riferito dal procuratore di Lodi, Domenico Chiaro, da personale delle Ferrovie. “I lavori di manutenzione – ha detto il procuratore in conferenza stampa – vengono fatti perche’ qualcosa si e’ rotto, se no non c’e’ motivo per essere li’ alle 4 e mezza del mattino”. “Se lo scambio fosse stato dritto per dritto – ha aggiunto – il treno non sarebbe deragliato, non e’ difficile da capire. Non era nella posizione che doveva garantire la libera percorrenza del treno”. Troppe, parrebbero, le coincidenze, per non sospettare una causa diretta anche se, fino alla fine delle indagini e delle perizie che verranno ordinate dall’autorita’ giudiziaria, non si potra’ dare per certa alcuna dinamica. Di certo, ha sottolineato Chiaro, “non e’ stato un atto volontario, l’ipotesi attentato e’ destituita di ogni fondamento”. C’e’ poi un’altra possibilita’ e a spiegarla e’ sempre il procuratore di Lodi: “Stiamo verificando – ha detto – l’ipotesi dell’errore umano”. Secondo le forze dell’ordine, la motrice del convoglio, sviata dai binari a 290 km/h, per cause ancora da chiarire, se legate ad un malfunzionamento nello scambio o ad un errato segnalamento, e’ letteralmente ‘decollata’, staccandosi dal resto del treno e uscendo completamente dalla sede per poi finire rovinosamente prima contro un carrello o qualche mezzo analogo che si trovava su un binario parallelo, e poi contro una palazzina delle ferrovie. Il resto del convoglio avrebbe anch’esso proseguito la corsa parallelamente ai binari, ma fuori dalla sede naturale, con la seconda carrozza che a un certo punto si sarebbe inclinata su un fianco. Lo ‘sviamento’ del treno sarebbe avvenuto in corrispondenza di uno scambio dove proprio la scorsa notte, o nella tarda serata di ieri, sarebbe stato sostituito o riparato un ‘deviatoio’, ovvero un pezzo dello scambio stesso. La presenza di un meccanismo del genere in un tratto rettilineo sarebbe dovuta allo scorrimento parallelo, in quel tratto, di piu’ binari dell’alta velocita’. Ora tutto il materiale e i luoghi coinvolti sono stati posti sotto sequestro. “L’interruzione per l’intervento di manutenzione era finita prima dell’alba, e poco prima del passaggio del primo treno della mattina, appunto, l’Av 9595 – spiega Adriano Coscia, Segretario generale Orsa Ferrovie – e al di la’ di cosa sia andato storto e di chi sia poi intervenuto fisicamente, emerge ancora una volta chiaramente che a fronte di dotazioni all’avanguardia, il problema del trasporto ferroviario e’ nella manutenzione. In quel tratto era attivo il sistema Ertms (European Rail Traffic Management System), uno dei piu’ avanzati in Europa, che avrebbe corretto un eventuale errore umano”.
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