Avrebbe tentato un’estorsione per il recupero di somme derivanti dalla vendita di stupefacenti: condannato T.M., un ventenne avellinese accusato di avere – in concorso con un minorenne giudicato separatamente – tentato l’estorsione ai danni di P.M. e P.P., padre e figlio solofrani, per recuperare somme derivanti da partite di droga ceduta e non pagata. Il tribunale di Avellino (presidente Gilda Zarrella) ha accolto le richieste del pm Fabio Del Mauro e della parte civile – il figlio acquirente, rappresentato dall’avvocato Danilo Iacobacci- condannando il giovane imputato, assistito dall’avvocato Alberico Villani, alla pena di due anni e quattro mesi di reclusione, oltre al risarcimento dei danni da liquidarsi in separata sede.
Articolo pubblicato il giorno 26 Febbraio 2020 - 20:14