E’ stata confermata dalla Cassazione la sentenza di assoluzione per l’ex consigliera provinciale di Monza in quota Lega Nord, Donatella Galli, che era stata condannata in primo grado a venti giorni di reclusione e poi prosciolta in appello, nel novembre 2018, per aver pubblicato su Facebook nel 2012 un post con su scritto “Forza Etna, forza Vesuvio, forza Marsili”, augurandosi “una catastrofe naturale nel Centro-Sud Italia”. Stando all’imputazione, la donna nell’ottobre del 2012 inseri’ su Fb la “foto satellitare dell’Italia priva delle regioni dal Lazio e dagli Abruzzi in giu’ e la frase ‘il satellite vede bene, difendiamo i confini …'”. E poi scrisse “Forza Etna, forza Vesuvio, forza Marsili”. Galli era accusata, in particolare, di aver propagandato “idee fondate sulla superiorita’ razziale ed etnica degli italiani settentrionali rispetto ai meridionali” e di “discriminazione razziale ed etnica”. Il processo era scaturito dalla denuncia dell’avvocato Angelo Pisani, assistito dal legale Sergio Pisani, parte civile in qualita’ di presidente della Ottava Municipalita’ di Napoli. La Corte d’Appello milanese assolse, pero’, l’imputata spiegando, in sostanza, che uso’ in forma “sgradevole e rozza” un “luogo comune intriso piu’ di ignoranza che di dato ideologico”, senza mettere in atto alcuna “condotta propagandistica”. Motivazioni condivise dalla Suprema Corte che ha bocciato il ricorso contro l’assoluzione. Il commento postato dall’imputata, scrive la Cassazione, “non poteva essere valutato per la sua astratta valenza discriminatoria, ma andava contestualizzato e inserito nel contesto comunicativo, palesemente paradossale, in cui venivano pronunciate le parole incriminate”.
Articolo pubblicato il giorno 24 Febbraio 2020 - 20:16