“L’ambasciatore italiano al Cairo Cantini da molto tempo non ci risponde, evidentemente persegue altri obiettivi rispetto a verità e giustizia, mentre porta avanti con successo iniziative su affari e scambi commerciali tra i due Paesi”. Lo hanno detto i genitori di Giulio Regeni davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta all’uccisione del ricercatore friulano.
“Abbiamo scoperto che Giulio era stato torturato leggendo i giornali. Non ci era stato riferito dall’ambasciata per una sorta di tutela nei nostri confronti ed è stata una super-botta per noi”, ha detto Paola Deffendi.
“Ci sono zone grigie sia dal governo egiziano, che è recalcitrante e non collabora come dovrebbe, sia da parte italiana, che non ha ancora ritirato il nostro ambasciatore al Cairo. Da tempo chiediamo il ritiro dell’ambasciatore”, ha detto Claudio Regeni, ascoltato con la moglie Paola Deffendi dalla commissione.
Articolo pubblicato il giorno 4 Febbraio 2020 - 14:40