Cinque cerchi, uno piu’ grande, al centro, e quatto intorno. L’isola di Procida e’ al centro, tra Napoli, Ischia, Capri e Pozzuoli. E’ il logo della candidatura di Procida a Capitale della cultura italiana 2021, presentato oggi a Napoli. Procida al centro, tra arte, musica, cinema e letteratura. Un segno statico, ma dinamico allo stesso tempo, espressione del movimento, del fluire continuo del rapporto tra l’isola e il suo “arcipelago” geografico, storico e culturale, della relazione ininterrotta tra vite, esperienze, arti, contenuti e fruitori. Un segno antico, semplice e complesso allo stesso tempo, che nelle forme esprime il continuo processo di scambio e contaminazione, alla base di qualunque evoluzione e progresso. A giugno prossimo, a Roma, sara’ svelata quale, tra le citta’ candidate, il Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali avra’ scelto come culla della cultura per l’anno venturo. Il percorso che attende l’isola e’ il seguente: entro il 2 marzo bisognera’ presentare il dossier e attendere la decisione della Commissione creata al Mibac. Entro il 10 aprile, si sapra’ se Procida e’ stata inserita tra le 10 finaliste. In questo caso seguira’ un’audizione di un’ora, dopo di che il Ministro svelera’, nel mese di giugno, la prescelta. Fanno parte del Comitato promotore: le Universita’ “Federico II”, “L’Orientale” e “Suor Orsola Benincasa” di Napoli e l’Universita’ della Campania “Luigi Vanvitelli”, l’Area Marina Protetta Regno di Nettuno, Stazione Zoologica “Anton Dhorn”, la Camera di Commercio di Napoli, partner privati quali istituti bancari e compagnie di navigazione.
Articolo pubblicato il giorno 4 Febbraio 2020 - 19:54