Svolta in Cassazione per gran parte degli imputati coinvolti nell’inchiesta sulle infiltrazioni della camorra al Jambo di Trentola Ducenta e che avevano proceduto con rito abbreviato, con 14 condanne in Appello. La Suprema Corte ha annullato gran parte dei verdetti della Corte Partenopea pronunciati nel settembre del 2018.
I giudici hanno annullato la condanna per l’imprenditore Gaetano Balivo (condannato in Appello a 14 anni). Per lui i giudici hanno annullato per intero il verdetto. Annullamento anche per l’ex vigile urbano Nicola Picone (condannato a 9 anni in Appello) e per l’ex assessore, oggi collaboratore di giustizia, Luigi Cassandra (condannato in appello a 6 anni e mezzo). Il colpo di spugna della Cassazione riguarda anche altre posizioni per le quali è stato disposto l’invio degli atti ad una nuova sezione della Corte d’Appello per un nuovo processo di secondo grado. Nel collegio difensivo sono stati impegnati, tra gli altri, gli avvocati Vincenzo Maiello, Von Arx, Giovanni Aricò e Mario Griffo.
Nel settembre del 2018, nell’ambito dello stesso procedimento, venne condannato anche il boss Michele Zagaria a 20 anni. Il capoclan non ha impugnato il verdetto. Secondo l’accusa il centro commerciale sarebbe stato una creatura del boss ed avrebbe ricevuto sostegno da politici ed imprenditori per la sua crescita esponenziale
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