Prosegue il tour di presentazioni del libro “Teresa B.” (Iuppiter Edizioni), romanzo d’esordio di Carlo Spagna, dedicato a Teresa Buonocore, simbolo delle donne-coraggio, medaglia d’oro al Merito Civile, «Nobile esempio di straordinario amore materno e di eccezionali virtù civiche, spinte fino all’estremo sacrificio» (il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella). La prossima tappa è fissata per l’8 febbraio, ore 11, presso l’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino. Insieme all’autore, interverranno il magistrato Nicola Russo e i giornalisti Patrizia Capua e Gigi Di Fiore.
L’autore
Attilio Romanò, il commesso ucciso per uno scambio di persona col gestore del negozio; Gianluca Cimminiello, il tatuatore ucciso per aver avuto tra i suoi clienti il giocatore Lavezzi; Petru Birladeanu, il fisarmonicista colpito da un proiettile vagante esploso durante una stesa a Montesanto; Vincenzo Liguori, il meccanico colpito fuori la sua officina dal proiettile che aveva attraversato, uccidendolo, il corpo di un camorrista di passaggio. Sono solo alcuni dei casi di vittime innocenti della criminalità di cui Carlo Spagna, magistrato dal 1977 al 2019, si è occupato nel corso della sua carriera. La lunga attività professionale annovera inoltre episodi di femminicidio che hanno avuto risalto nazionale, quale, all’epoca in cui era giudice a Potenza, l’uccisione di Elisa Claps, e, nuovamente a Napoli, quella di Teresa Buonocore, colpevoli, la prima, di non aver ceduto alle attenzioni sessuali del suo assassino; la seconda, di aver denunciato il pedofilo che abusava della sua bambina di nove anni, innescando così la vendetta di cui è poi essa stessa rimasta vittima.
Il libro
Sullo sfondo di una città pervasa da indifferenza, paura e omertà, ove talvolta anche le istituzioni offrono di sé un’immagine ingloriosa, si consuma il dramma di una madre, Teresa Buonocore, colpevole di avere reagito agli abusi sessuali di cui è rimasta vittima sua figlia di nove anni. La sua denuncia all’Autorità innesca un’escalation criminale da parte del pedofilo che la porterà alla morte per mano di due killer, balordi come il loro mandante che dal carcere organizza e dà il via a una vera e propria esecuzione. Col suo primo romanzo, in cui rievoca i passaggi della sentenza di cui fu estensore inframmezzandoli con ricordi personali e giudizi critici su una professione, la sua, segnata da luci e ombre, Carlo Spagna fa il suo esordio in un genere che sta a cavallo tra il legal thriller, la cronaca giudiziaria e il poliziesco, senza appartenere a nessuno di essi.
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