Terzo appuntamento di “Scenari pagani 23 – Collisioni” sabato 15 febbraio, alle 21, presso l’Auditorium del Centro Sociale di Pagani. La rassegna di Casa Babylon Teatro ospiterà Tonito Taiuti e Lino Musella in “Play Duett” (Premio Le Maschere 2014). Uno spettacolo, prodotto dalla Casa del Contemporaneo, costruito come omaggio al teatro campano in cui ci saranno riferimenti a Basile, Moscato, Viviani, Iacobelli, per fare qualche nome. L’esibizione di Taiuti e Musella sarà accompagnata dalle musiche dal vivo di Marco Vidino.
Come al solito, la performance sarà preceduta da “Tarallucci e vino”, l’AperiSpettacolo a cura di Ritratti di Territorio, il progetto culturale della giornalista Nunzia Gargano. Protagonisti: i taralli del Biscottificio Calabrese di Bracigliano, l’Azienda Vinicola Santacosta del winemaker Giuseppe Pagano e le creazioni di latte del mastro casaro Paolo Amato del Caseificio Aurora di Sant’Egidio del Monte Albino.
Qualche volta – ultimamente sempre più di rado – il palcoscenico è una scatola magica: (non) luogo di attraversamenti visionari di epoche, identità, folgorazioni.
La pratica di questa magia è riservata a identità fluide, anime libere, centrate ma erranti. Non attori, piuttosto fantasmi. Come quelli che si materializzano nel serissimo “play” – più che duett un trio, se consideriamo il supporto dal vivo delle note distorte e dolcissime dei mandolini e delle chitarre di Marco Vidino – imbastito dall’avanguardista Tonino Taiuti e «l’uomo d’altri tempi» Lino Musella.
Frutto raffinato di un rapporto aereo e sostanzialmente poetico tra i due, il play si nutre di soffi di parole languidissime del repertorio della musica napoletana d’autore – Indifferentemente, Piscaturella, Margherita dei fiori – mischiate alla Lingua tosta, incendiaria e incancrenita del Pentamerone di Basile, le partiture ipogeo – metropolitane di Enzo Moscato, le rime melodiose, dolorose e irriverenti di Viviani. Galeotto fu Circo Equestre Sgueglia (regia di Arias) che fece incontrare i due attori napoletani in apparenza lontani ma vicinissimi, tanto da definirsi «diversamente coetanei».
Così l’orco di Petrusinella – incarnato da un Lino Musella semplicemente invasato e invasante – incontra le “quattro bazzariote napoletane” di Rasoi; mentre il Don Fausto di Petito che Taiuti incastonò in una storica interpretazione nel ’75 si contamina con la Festa di Piedrigrotta, in cui sempre Taiuti si moltiplica in un’orchestra poliedrica di voci, mosse, caricature che ci trasportano favolosamente in una Napoli dignitosa e incandescente: scomparsa e tuttora pulsante e viva.
Play duett, è un gioco per due tra i migliori interpreti del teatro napoletano, vincitori del Premio Le Maschere 2014, un gioco divertente e godibile. Lo spettacolo ha come suo elemento dominante, l’improvvisazione, una costruzione giocosa, che si arricchisce di sfaccettature e sfumature molteplici. Vi trovano spazio tutti gli elementi fondamentali del teatro e della messa in scena: la recitazione e il reading, la musica e il canto, la regia, il travestimento, il gioco di luci, la meta teatralità, il rapporto con lo spazio e con il pubblico, l’alternanza di tempi e luoghi, l’antropologia e soprattutto i testi, teatrali e poetici.
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