“A oggi ci sono 1,2 milioni di famiglie che percepiscono il Reddito. Di questi, 908mila sono quelli che sono tenuti a recarsi ai Centri per l’Impiego. Da settembre al 31 gennaio, 529mila sono stati convocati, 396mila si sono presentati, 262mila hanno sottoscritto il patto per il lavoro. Hanno trovato lavoro al 10 febbraio 39mila persone. Non e’ uno scherzo, e i numeri stanno crescendo”. A dirlo e’ Domenico Parisi, presidente di Anpal e amministratore unico di Anpal Servizi, in un’intervista alla Stampa. “Se non ci mettono i bastoni tra le ruote, nell’agosto del 2021 il sistema che permette di incrociare domanda e offerta di lavoro andrà a regime”, assicura Parisi. “Ma se dovessero esserci resistenze, come quelle che abbiamo visto quest’anno, sarà più difficile”. “Dalla prima settimana di marzo i navigator avvieranno un contatto diretto con le imprese per raccogliere le offerte di lavoro e creare una banca dati per fare un ‘matching’ intelligente in base a criteri oggettivi. Entro fine anno vedremo i primi risultati di un’intermediazione più efficace”, assicura Parisi. “Tecnicamente non è una piattaforma, ma un sistema digitale. A oggi abbiamo un prototipo già sviluppato e in fase di test che raccoglie i database di Istat, Inap, Unioncamere, Anpal e Anpal servizi”, spiega Parisi, che risponde alle polemiche su costi e interessi. “Il fraintendimento era che ci fosse qualcosa da acquistare o da vendere. L’app di cui tutti parlano non costa niente, quello che costa e’ il processo per realizzare questo sistema. Lo farà Anpal in collaborazione con ministero del Lavoro e ministero dell’Innovazione, e sarà un prodotto tutto italiano. Abbiamo a disposizione fino a 25 milioni, non significa che li spenderemo tutti. A luglio o agosto – conclude – ci sarà il primo rilascio. Poi sarà perfezionato”.
Articolo pubblicato il giorno 14 Febbraio 2020 - 08:35