Si erano fatti sistemare 4 microtelefoni e 4 cavetti Usb scavando nella gomma delle suole della scarpe indossate dal figlio minorenne di un detenuto del reparto “alta sicurezza” con l’obiettivo di scambiarle con quelle del padre durante i colloqui. Tentativo fallito, però, nel carcere napoletano di Secondigliano, ieri dove gli agenti della polizia penitenziaria, secondo quanto riferisce l’Uspp, sono riusciti a bloccare madre e figlio prima che incontrassero il loro familiare. “Si avverte sempre di più la necessità – dice Ciro Aurticchio, segretario regionale dell’Uspp – di dotare la polizia penitenziaria di strumenti tecnologicamente avanzati in grado di schermare le carceri dalle comunicazioni cellulari con l’esterno”. Auricchio, che loda l’alta professionalita’ dei colleghi, ribadisce la necessita’ di un intervento normativo “volto a punire l’introduzione e la detenzione in carcere dei telefoni cellulari” attraverso l’istituzione “di uno specifico reato”.
Ecco le previsioni astrologiche per oggi, 15 gennaio 2025, suddivise per ciascun segno zodiacale con… Leggi tutto
La Prof arrestata a Castellammare per abusi sessuali sui suoi studenti a fine anno aveva… Leggi tutto
Napoli, zona Museo Archeologico: una scena di solidarietà e amore per il prossimo ha preso… Leggi tutto
Nessun 6 ne 5+ al Concorso Superenalotto Superstar numero 8 di oggi, realizzati invece dieci… Leggi tutto
Un uomo è stato arrestato in flagranza di reato a Benevento dopo essere stato sorpreso… Leggi tutto
Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato la delibera n 600, che sancisce la costituzione… Leggi tutto