“Vogliamo rivolgere a lei, sig. sindaco, il nostro grido di sofferenza e insoddisfazione per la prolungata e reiterata chiusura dell’unico “polmone verde” del nostro quartiere”. Così gli alunni del XXX circolo didattico “Parini” di Secondigliano hanno scritto in una lettera-documento inviata al sindaco Luigi de Magistris per sollecitare la riapertura del parco San Gaetano Errico. Una richiesta fatta a gran voce, a nome di tutti i bambini di Secondigliano, dagli allievi intervenuti presso la sede della VII Municipalità, alla presenza del presidente Maurizio Moschetti, nel corso del primo Consiglio junior. Per i bambini la chiusura del parco rende il loro ambiente «più triste e più brutto, perché ci condanna al nulla». «Desideriamo avere il nostro parco – scrivono ancora – pulito, in ordine e soprattutto sicuro, al riparo da bulli e da ogni fenomeno di violenza». «Chiediamo di avere ciò che spetta a tanti ragazzi – proseguono i bimbi di Secondigliano – ma anche a giovani e anziani, cioè un luogo pubblico sempre aperto e fruibile». Poi l’affondo: «Non vogliamo più sentire giustificazioni, ma vedere da subito il parco aperto per le nostre esigenze di sport e benessere. Chiediamo poi che le giostrino vengano aggiustate». Richieste da cui i piccoli del quartiere si aspettano «fatti concreti». «Diversamente – annunciano – ci condannerete al grigio e al brutto, senza garantirci un presente e un futuro migliore». A raccogliere le istanze dei bambini il presidente della VII Municipalità Maurizio Moschetti, che ha presieduto il Consiglio (il sessantaseiesimo) a cui ha partecipato l’assessore comunale al verde Luigi Felaco: «Il parco San Gaetano Errico è il più grande “polmone verde” del quartiere con i suoi 33mila metri quadrati. Dopo 11 anni di attesa nacque sulle ceneri di una baraccopoli, l’ex area ripiani, prefabbricati di amianto realizzati per gli sfollati del terremoto del 1980. Ma soprattutto oggi – prosegue Moschetti – il parco porta il nome del nostro santo, San Gaetano Errico. Al di là quindi dell’importanza come grande area verde del territorio, c’è anche un enorme valore sociale, turistico e religioso. Poiché quel parco si è trasformato da luogo pericoloso e appannaggio della delinquenza a luogo di aggregazione per i bambini, giovani e anziani. Un luogo dove si può praticare sport, grazie alle attività ad esempio della Charlatans Basket che ha realizzato un campo di pallacanestro nel parco. Ecco perché – conclude il presidente della Municipalità – il grido d’aiuto di questi bambini va raccolto e preso in carico dall’amministrazione».
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