Nel maggio di due anni fa, a seguito dell’ennesima nota inviata da Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che da lustri si batte per la nascita del parco agricolo didattico che dovrebbe sorgere, ma il condizionale a questo punto è d’obbligo, nell’area dell’ex gasometro, che si estende su una superficie posta tra viale Raffaello e salita Cacciottoli, al Vomero, l’annosa vicenda era ritornata alla ribalta delle cronache. Nell’occasione si parlo anche di un’imminente apertura
” Da allora invece nulla è cambiato – sottolinea amareggiato Capodanno – . Nonostante gli impegni e le promesse fatte nell’occasione, del parco agricolo non si è saputo più nulla, dal momento che è di nuovo calato il più assoluto silenzio sull’intera vicenda mentre i lavori sono fermi da quasi un anno senza che siano state mai rese note le motivazioni alla base di quest’ennesimo stop “.
“ Eppure – puntualizza Capodanno – il 20 marzo prossimo saranno decorsi quattro anni da quando un incendio, scoppiato proprio nell’area dell’ex gasometro, con fiamme che lambirono pericolosamente anche alcuni fabbricati, creando notevole panico tra i residenti, ripropose al centro all’attenzione della pubblica opinione le annose questioni, legate alla destinazione di quell’area e alla mancata realizzazione del parco agricolo didattico “.
“ Precedentemente, nel marzo del 2011, dopo varie traversie – sottolinea Capodanno -, il progetto del parco era stato anche presentato in pompa magna alla stampa, nel mentre, dopo anni d’attesa, erano da poco iniziati i lavori per la sua realizzazione, lavori che sarebbero dovuti durare sei mesi ma che invece furono improvvisamente sospesi. Da allora dunque sono passati quasi nove anni e, di fatto, il parco è rimasto solo sulla carta, arenandosi, per molto tempo, nelle vicende giudiziarie tra la proprietà e il Comune di Napoli “.
“ Lustri d’attesa, oltre due milioni di euro a suo tempo finanziati – prosegue Capodanno – ma a tutt’oggi ancora non è dato sapere se e quando vedrà la luce questo parco che doveva sorgere su di un’area di circa 14mila metri quadrati, acquisita dal Comune di Napoli, area che fino agli anni ’80 era stata occupata da una campana gassometrica, successivamente in disuso, e dalle relative attrezzature per il suo funzionamento “.
“ Il parco era stato progettato su un’area vincolata, che apparteneva ad un privato, e sotto una parte della quale si ventilava l’ipotesi che potesse sorgere un parcheggio interrato – ricorda Capodanno -. Dopo una serie di battaglie sostenute dai comitati e dalle associazioni di zona, il Comune di Napoli elaborò una variante per un progetto di riqualificazione, pubblicato all’epoca anche nelle cartografie del sito internet del Comune di Napoli, variante approvata con deliberazione consiliare n. 44/2001 e con deliberazione di Giunta comunale n. 2365/2002. Successivamente con decreto del Presidente della Giunta regionale della Campania n. 529 del 24 settembre 2004 la stessa variante fu approvata anche dalla Regione Campania “.
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