Nella mattinata odierna, su delega della Procura della Repubblica di Napoli Nord, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad unโordinanza di applicazione di misure cautelari degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di: B.D., (cl.1982) ed S.C., (cl. 1993),
ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ai danni di piรน donne, con lโaggravante di aver commesso il fatto con minaccia e violenza e di tentata induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, ai danni di una donna, con lโaggravante di aver commesso il fatto con violenza e minaccia. La misura cautelare in parola compendia gli esiti di indagini, delegate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord alla Squadra Mobile di Napoli, a seguito della denuncia sporta da una donna, la quale ha dichiarato di essere stata vittima di sfruttamento della prostituzione.
Le indagini successive hanno permesso di accertare che:
– dal 2016 fino al mese di novembre 2018 i destinatari della misura cautelare in parola sfruttavano la prostituzione della denunciante che praticava massaggi finalizzati ad un atto sessuale. Segnatamente le fornivano lโabitazione in cui esercitare il meretricio (ad Aversa) ed abiti succinti; scattavano alla donna fotografie in completi intimi e parrucche che pubblicavano on line; fissavano gli appuntamenti mediante alcuni siti internet; le aprivano una partita IVAย simulando la sua attivitร di estetista in caso di controlli; ricevevano i proventi dellโattivitร di prostituzione lasciandone alla stessa una quota variabile compresa tra il 30% e il 50%;
– dal mese di novembre 2018, costringevano la donna ad avere rapporti sessuali completi con i clienti e a partecipare ad incontri sessuali con piรน persone contemporaneamente presso locali di โscambistiโ, mediante minaccia di farle cessare lโattivitร di prostituzione e non pagarla piรน, lasciandola, unitamente alla figlia minore, in uno stato di totale indigenza.
Dal mese di settembre 2019, uno dei due soggetti in piรน occasioni percuoteva la donna la quale lamentava che i turni lavorativi erano troppo faticosi e minacciava di abbandonare lโattivitร , al fine di costringerla a continuare nellโesercizio del meretricio.
– i destinatari della predetta misura, in concorso tra loro, contattandolaย telefonicamente, dopo che questโultima aveva abbandonato lโattivitร di prostituzione a Napoli e prospettando alla medesima che lโavrebbero uccisa se non avesse ripreso il meretricio sotto la loro protezione, ponevano in essere atti idonei diretti in modo non equivoco a costringerla a continuare a prostituirsi, non riuscendovi per cause indipendenti dalla loro volontร e segnatamente perchรฉ la donna non cedeva alle minacce e denunciava i fatti.
Il G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord ha disposto per entrambi i destinatari la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Articolo pubblicato il giorno 19 Febbraio 2020 - 13:46