Siamo sempre più convinti, alla luce dell’audizione celebrata oggi in Commissione Sburocratizzazione, che l’operazione nata con il progetto di sdoppiamento del reparto di cardiochirurgia del Ruggi di Salerno e perfezionata con la delibera 35/2020, con la quale viene stipulata una convenzione tra la cardiochirurgia dell’Ospedale del Mare e il nosocomio di Salerno per consulenze cardiochirurgiche, sia il regalo di fine mandato di De Luca al suo consulente alla sanità Enrico Coscioni. Lo stesso Coscioni da due anni nominato, non a caso, primario di un reparto mai ancora nato. Piuttosto che adeguare le sale operatorie e i reparti di rianimazione del Ruggi, si va a costituire un reparto che, una volta operativo, andrebbe a inficiare il lavoro egregio portato avanti da chi da anni gestisce l’attuale cardiochirurgia. Per non parlare del disagio provocato ai reparti di oculistica pediatrica e di procreazione assistita, smobilitati per fare posto al doppione della cardiochirurgia. Inutile dire che nessuno dei direttori e dirigenti sanitari convocati in audizione si è presentato, ad avallare i sospetti su un atto difficile da giustificare”. Così il consigliere regionale M5S Michele Cammarano. “In audizione – rivela Cammarano – ci siamo confrontati con le parti sociali, che hanno condiviso i nostri dubbi. Non c’è logica nella scelta di stipulare una convezione per consulenze cardiochirurgiche tra due ospedali distanti oltre 50 chilometri, comportando il trasporto da Napoli a Salerno di pazienti cardiopatici, nonostante la presenza di strutture e reparti specializzati nella Asl Napoli 1. Un’operazione che si spiega solo se finalizzata a garantire lavoro e pazienti a Coscioni, a pochi mesi dalla fine del suo mandato di consigliere alla sanità che verrà meno con la sicura mancata rielezione del suo governatore”.
Articolo pubblicato il giorno 4 Febbraio 2020 - 19:33