#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 23 Aprile 2025 - 07:51
15 C
Napoli
Tasse evase e fatture false a Ercolano: sequestro da 900mila...
Sparatoria al supermercato di Alife, ferito anche il pistolero: è...
Oroscopo del 23 aprile 2025 segno per segno
Proiettili inviati al sindaco di Bacoli, il Prefetto convoca il...
E’ ufficiale Inter-Roma si gioca domenica alle 15
Superenalotto del 22 aprile 2025: nessun ‘6 ma un 5...
Il killer di Gucci spara al figlio e tenta il...
Estrazioni del Lotto e 10eLotto di oggi, 22 aprile 2025
Cinque giorni di lutto nazionale per Papa Francesco, ma è...
Napoli, aperto il registro di condoglianze per la scomparsa del...
Avellino, ladro ruba in una villa, fugge in circumvesuviana e...
Aversa, sequestro di automezzo con pneumatici illegali: indagati due trasportatori
Pompei, al Maximall apre Nexus: cinema e teatro in un’unica...
Napoli, lesione al soleo per Neres: stop di un mese...
Napoli al ritmo di Jazz: dal 24 aprile eventi e...
Recupero Inter-Roma: verso domenica 27 aprile
Tragedia del Faito, 4 indagati. I NOMI
Il rap di Guè fa scatenare The Desert Arena
Talento grezzo degli studenti del Marconi di Giugliano domina l’hackathon...
Il teatro Trianon Viviani partecipa al lutto nazionale e annulla...
Come scegliere il miglior giornale online per le notizie locali
99 Posse featuring con ETTA per uscita di Curre Curre...
A Licusati tornano i briganti con Province Infette: la presentazione...
Saviano all’attacco sull’inchiesta ultras: “Inter responsabile, contatti diretti con la...
Sorrento, spiaggia bloccata ai non residenti: polemiche sul “mare privato”
Mergellina, raffica di controlli nella zona movida: 5 denunciati e...
Napoli, tre arresti in 24 ore per droga
Napoli, “Io e mio fratello Giancarlo”: incontro con Paolo Siani 
Dal 24 al 30 aprile negli UCI Cinemas Pink Floyd...
Papa, padre Albanese: “Unico statista a proclamare valore pace”

L’uso dei social in cardiologia apporta grandi vantaggi al medico e la paziente

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Napoli. “Gli studi dimostrano che il sostegno reciproco tra persone malate di cancro attraverso le community online può essere molto efficace perché si riduce molto lo stress, cosa che va a vantaggio della motivazione del paziente all’interno del suo percorso terapeutico. Inoltre, in questi gruppi i pazienti trovano quel conforto che non sempre trovano nello specialista, spesso più professionale che empatico. Se ben usata, la tecnologia può essere quindi di grande aiuto sia al medico che al paziente”. Questa la convinzione di Michelino de Laurentiis e Nicola Maurea, a chiusura del Congresso Internazionale di Cardioncologia all’Hotel Excelsior di Napoli.Oltre ai due Co-presidenti del Congresso Maurea e De Laurentiis, rispettivamente Direttore della Struttura Complessa di Cardiologia e Direttore del Dipartimento di Oncologia Senologica dell’Istituto Tumori Fondazione G. Pascale, l’appuntamento è stato organizzato con il Direttore Generale Attilio Bianchi e il Direttore Scientifico Gerardo Botti in partnership con l’ MD Anderson Cancer Center di Houston, Università del Texas.

Tra i relatori, anche Juan C. Lopez-Mattei, autore della relazione Come  l’uso dei social media   può migliorare la ricerca e la    pratica clinica in cardioncologia . Secondo Lopez Mattei la presenza degli specialisti sui social è fondamentale e  quello più adatto a loro è Twitter: “Linkedin infatti serve più a mettere in evidenza il proprio curriculum mentre Facebook è più “friendly”. Twitter invece conferisce allo specialista maggior autorevolezza anche quando vuol rilasciare una sua dichiarazione sul web. Non a caso la comunità dei cardiologi ha come hashtag su Twitter #cardiotwitter. Qui gli specialisti condividono la loro expertise, compresa la Cardioncologia.” Lopez, inoltre, suggerisce ai medici di curare molto il proprio account Twitter perché più followers si raggiungono, più i propri messaggi possono essere divulgati attraverso l’infinito mondo del web. Ma, aggiunge: “la cosa fondamentale sono gli hashtag che permettono di interagire nell’ambito dello stesso argomento con migliaia di persone contemporaneamente, nelle varie parti del mondo: più si costruiscono relazioni attraverso twitter, più nascono le collaborazioni e più si espande il network accademico”. 

E i pazienti? Fanno larghissimo uso del web, anche quelli oncologici: lo dimostra una indagine realizzata dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri su 537 pazienti coinvolti attraverso l’AIMAC (Associazione Italiana Malati di Cancro). I risultati dicono che 1 paziente oncologico su 3 utilizza almeno una app dedicata alla salute e 7 pazienti su 10 le ritengono molto utili per capire meglio il proprio stato di salute. In ogni caso Internet è un punto di riferimento fondamentale per 3 malati su 4 e ‍Google è utilizzato per cercare informazioni nel 62% dei casi anche se i siti web istituzionali delle società scientifiche, delle istituzioni sanitarie e delle associazioni di pazienti (40%) sono considerati più affidabili. Gli strumenti digitali per comunicare con il proprio medico sono le email e Whatsapp (53% e 41% rispettivamente), gli sms nel 16% dei casi mentre poco impiegati sono Facebook, Messenger, Skype e Telegram.

Quanto alle online communities tra pazienti, il loro successo è sempre crescente: “Grazie a queste realtà – afferma Maurea – i pazienti non si sentono soli nell’affrontare la propria malattia e poi l’effetto emulazione è di grandissimo aiuto, perché l’esempio positivo di un paziente può incoraggiare gli altri ad imitarlo e a darsi forza vicendevolmente con un sostegno psicologico che rivela tutti i suoi benefici soprattutto nei momenti più difficili. In questo modo, il contatto tra persone che hanno vissuto l’esperienza del cancro può essere molto efficace nel ridurre lo stress psicologico”.

Inoltre, – aggiunge De Laurentiis – all’interno delle community online si dialoga in tempo reale con gli altri, superando qualsiasi tipo di barriera, da quelle anagrafiche a quelle geografiche a quelle sociali; possiamo parlare di una interazione realmente democratica. Inoltre, poichè si condividono le stesse sensazioni ed emozioni, gli appartenenti alla community sono pronti non solo a raccontare ma anche ad ascoltare, aiutando la cosiddetta “gestione emozionale” della malattia e sopperendo alla carenza di empatia che ancora troppo spesso esiste nel rapporto tra medico e paziente”.  


Articolo pubblicato il giorno 1 Febbraio 2020 - 14:19


ULTIM'ORA


DALLA HOME

Abbonati per navigare senza pubblicità su Cronache della Campania

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento