Gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Amministrativa della Divisione
Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Salerno, nella decorsa settimana
hanno effettuato un servizio di controllo alle attività di pubblico esercizio ubicate nel
centro cittadino di Salerno e di Cava de’ Tirreni. In particolare l’attività è stata
rivolta a reprimere l’illecita vendita di bevande alcooliche ai minori, nonché la
somministrazione di tali bevande dopo le ore 3. Sono state sottoposti a verifica 32
esercizi di somministrazione e vendita ubicati nel centro storico di Salerno.
Nella notte tra sabato e domenica scorsa, i controlli hanno interessato, oltre che il
centro storico di Salerno, anche attività di intrattenimento ubicate in Cava de’
Tirreni ove nei giorni scorsi si erano verificati episodi di violenza tra avventori.
L’attività di controllo ha portato alla contestazione, per due attività ubicate in
Salerno, della violazione del regolamento che disciplina attività rumorose prevista
dall’Ordinanza Sindacale 4332/2019 perché effettuavano esecuzioni musicali oltre
l’orario consentito e senza essere in possesso di autorizzazione in deroga, con
sanzione per un importo di € 1.000 per i titolari.
Il titolare di una nota discoteca di Cava de’ Tirreni è stato deferito alla competente
A.G., ai sensi dell’art. 681 del codice penale, in relazione all’art. 80 del T.U.L.P.S.,
in quanto consentiva la partecipazione ai trattenimenti danzanti in corso ad un
numero di persone superiori a quello previsto dalla licenza di agibilità, poichè nella
discoteca veniva accertata la presenza di 220 avventori a fronte dei 150 autorizzati.
Nella stessa discoteca veniva impiegato da un’agenzia investigativa un addetto alla
sicurezza non in possesso dei requisiti di legge ed in merito venivano contestati al
titolare dell’agenzia investigativa ed all’addetto alla sicurezza illeciti amministrativi
con sanzione di euro 3332.
Al titolare di altra nota discoteca di Cava de’ Tirreni è stata contestata la violazione
amministrativa di euro 6.666 prevista dal Decreto Legge 117/2017 convertito dalla
Legge 160/2007 perché consentiva la somministrazione agli avventori di bevande
alcoliche e superalcoliche dopo le ore 3.
Articolo pubblicato il giorno 12 Febbraio 2020 - 20:28