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La base del M5s Campania compatta sul no agli accordi con Pd alle Regionali

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Sette ore di interventi, circa 120, regolati rigidamente dal cronometro con 2′ a testa. Ma per capire gli umori degli attivisti del Movimento 5 Stelle della Campania all’ assemblea indetta all’ Hotel Ramada di Napoli sulle alleanze per le regionali di primavera e’ bastata mezz’ora. Schiacciante il no ad accordi con il Pd (“con e senza De Luca candidato”) che tocca il 90%, appena piu’ sfumata l’ opposizione ad accordi con “liste civiche”, giudicate da molti un espediente dei partiti tradizionali. Gli interventi dei pochissimi disponibili a sedersi ad un tavolo con i Dem sono stati coperti da fischi e buuu di dissenso. E qualcuno, come Rosa Maria, del Meet Up di Cardito, favorevole (“ma con un candidato comune della societa’ civile”) va via senza parlare. Verso i vertici nazionali c’ e’ dissenso e diffidenza: “vi abbiamo mandato noi a Roma, siete dei portavoce, venite a presentarvi alle comunali e vediamo quanti voti prendete”, grida un attivista, tra gli applausi della sala. Roberto Fico, presente dall’ inizio alla fine, scatta qualche selfie con i simpatizzanti, ma viene chiamato in causa da interventi critici. Luigi Di Maio non c’è , e la proposta di dedicarli un applauso raccoglie pochi consensi, ma il capogruppo in consiglio regionale, Valeria Ciaramino, regista dell’assemblea e considerata molto vicina all’ ex capo politico, manda un messaggio preciso ai vertici: “chiediamo che a votare sulla piattaforma Rousseau siano solo i campani”. Mentre qualcuno mette apertamente in discussioni i risultati emersi dalle votazioni precedenti. Il consigliere regionale Maria Muscarà chiede se ci sono “accordi romani” per un’ alleanza con il Pd. “Se è così, ditecelo, e prenderemo altre strade”. Ancora più duro Matteo Brambilla, consigliere comunale di Napoli ed ex candidato-sindaco del Movimento: “sono arrabbiato, non avrei mai pensato di dover discutere di questo. Se si tratta di mettere una croce sul nostro simbolo affiancato a quello del Pd, non avrete mai il mio voto, nè quello della mia famiglia”. 


Articolo pubblicato il giorno 2 Febbraio 2020 - 18:50
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