Primo accertamento di natura tecnica in Procura, a Napoli, nell’ambito delle indagini sulla presunta violenza sessuale denunciata ai carabinieri di Posillipo da una studentessa ventenne dell’Accademia delle Belle Arti, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di un professore dello stesso istituto. Su disposizione del sostituto procuratore Cristina Curatoli, in forza alla sezione “Fasce Deboli” dell’ufficio inquirente partenopeo, oggi saranno estrapolati tutti i dati “sensibili” che verranno individuati dal consulente del pm sul personal computer che il docente ha spontaneamente consegnato attraverso i suoi legali, gli avvocati Maurizio Sica e Lucilla Longone. Cosi’ come e’ in programma il prossimo 5 marzo per i cellulari del professore e della studentessa, verranno acquisiti dal computer tutti i dati sensibili (foto, video, conversazioni, anche via chat e social) ritenuti utili alle indagini. Intanto ieri sono state ascoltate, come persone informate sui fatti, tre studentesse, identificate dagli investigatori e convocate in Procura dal pm titolare del fascicolo.
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