Sarà conferito lunedi’ l’incarico ai consulenti della Procura per verificare le cause del deragliamento del Frecciarossa che giovedi’ scorso ha causato nel Lodigiano due morti e 31 feriti. Dovranno vagliare anche le dichiarazioni rese da indagati dai cinque tecnici di Rfi indagati che erano intervenuti sul posto e avevano operato sullo scambio della tragedia. In un interrogatorio fiume, durato fino a notte fonda, nella stazione della Polfer di Piacenza, i cinque, assistiti dagli avvocati Armando D’Apote e Fabio Cagnola, hanno sostanzialmente confermato la versione resa da testimoni nei giorni scorsi: lo scambio era in posizione corretta. Racconto che contrasta con gli elementi in mano alla Procura che li accusa di aver “svolto un’attività non adeguata”. Secondo i pm, infatti, dopo la manutenzione lo scambio sarebbe rimasto deviato verso sinistra e, per questo, il convoglio, a quasi 200 chilometri orari, è finito con la motrice su un binario di servizio.
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