<strong>Un passo indietro come gioco e condizione? “Penso che i primi 30′ la squadra non ha fatto male. La preoccupazione più grande è la fragilità che è venuta fuori oggi, ho visto Lapadula stoppare quindici palloni che faceva salire il Lecce. In alcuni casi ho visto i miei troppi passivi. Ci può stare parlare di calo fisico, ma per 30′ la squadra mi era piaciuta ma ancora non mi basta. La cosa che mi infastidisce è che non riesco a trovare la chiave della compattezza, basta un episodio per mandarci in sofferenza. Ho visto una squadra che ha fatto fatica ad aiutarsi”.
La scelta di due centrali che non giocano da tempo la rifarebbe? “Adesso è facile, ma dovevo mandare anche Manolas a casa per la nascita della figlia. Mi avete massacrato per Di Lorenzo centrale, ora mi chiedete di questo. Dobbiamo dare anche minutaggi perché sono forti, si sono allenati con intensità e ad essere onesto per come è andata non lo rifarei è chiaro”.
Hanno inciso i tanti cambi in formazione? “Non lo so, quando fai di tutto per vincerla, finisci per perdere un po’ d’equilibrio. A me non piace giocare con due linee da 4, ma quando sei sotto e con questa classifica e questo pubblico, devi fare qualcosa di diverso. Dobbiamo migliorare come compattezza”.
Mertens lo ritiene un’alternativa al tridente, non lo vede centrale come con Sarri? “Certo, ma ero sotto e non volevo togliere Milik. Lo reputo nunero 9, ma lo volevo con Milik, anzi lo vedo più attaccante che esterno”.
Quanto ha fatto male l’arbitro? “Non voglio parlare dell’arbitro, parlerà Giuntoli”. Il resp. comunicazione Lombardo aggiunge: “Sì, parlerà Giuntoli dell’incredibile rigore negato al Napoli su Milik, addirittura ammonito per simulazione”.
Articolo pubblicato il giorno 9 Febbraio 2020 - 17:33