Doppio appuntamento venerdì 28 febbraio all’Auditorium Sant’Alfonso Maria De Liguori di Pagani “Ferite a morte”: il quarto incontro di “Primavera Teatro, la rassegna di matinée di “Casa Babylon Teatro”.
Un testo ispirato a un libro-spettacolo di Serena Dandini dove parlano le vittime di femminicidio. Il riadattamento è di Nicolantonio Napoli che cura anche la regia insieme all’aiuto Maria Camilla Falcone. I costumi sono di Ermanno Cutolo. Enzo Civale è il tecnico luci.
Gli interpreti, invece, sono i giovani Filomena Cercola, Chiara Cordone, Bruno Gallo, Ylenia Maione, Noemi Orlando, Rosario Pecoraro, Christian Rosa, Vincenzo Sabatino, Alfonsina Squillante.
Interpretato senza trucchi, con una lingua e un modo gestuale aspro e «vero», senza concessioni alla dizione e alle buone convenzioni teatrali racconta con amara ironia storie di donne uccise dai propri mariti, compagni, ex, e rende testimonianza di un dramma che riguarda tutti noi.
Per oltre un’ora, il palcoscenico diventa proiezione di quella crisi di relazione che arriva in fase terminale alla fine di un inizio pieno di sogni e progetti per il futuro, pieno di buone intenzioni: il momento delle nozze, del fatidico Sì!, del lancio del bouquet.
Quella che continua a consumarsi in Italia è una strage infinita: più di 3.200 donne uccise dal 2000 a oggi, una media di più di tre a settimana. E in quasi 3 casi su 4 si è trattato di donne cadute per mano di un parente, di un partner o di un ex partner.
Alla base dei femminicidi familiari ci sono per lo più motivi ‘passionali’, un’idea malata di possesso esercitata con violenze fisiche e psicologiche, nella maggioranza dei casi a conoscenza di terze persone e in più occasioni regolarmente denunciate senza ricevere un’adeguata protezione.
Il termine “femminicidio” entra nel vocabolario italiano nel 2001 perché il 90 per cento delle donne viene uccisa in quanto donna per senso di possesso e di violenza.
Un odio e una violenza che si potranno combattere efficacemente ripartendo dalle famiglie e dall’educazione dei più giovani. Le donne non sono “inferiori”, “sottomesse” per natura, esattamente come gli uomini non sono “superiori”, “padroni” per natura.
Fare a pezzi i pregiudizi, gli errori e le banalità di cui, ancora oggi, sono impastati i rapporti tra gli uomini e le donne, ricostruire la grammatica delle relazioni affettive e distinguendo l’amore – che è libertà – dalla gelosia possessiva che obbliga l’altra persona.
COMO – Assane Diao si gode il momento da eroe della serata: il suo gol… Leggi tutto
COMO – Brusco stop per il Napoli, che cade 2-1 al Sinigaglia contro il Como… Leggi tutto
Castello di Cisterna- I carabinieri della locale compagnia hanno setacciato le strade della zona. A… Leggi tutto
L'Abate di Montevergine ha officiato una benedizione durante la celebrazione della Candelora, suggellando l'unione tra… Leggi tutto
Weekend del 22 febbraio 2025, numeri in calo a Roccaraso, la rinomata struttura sciistica dell'Alto… Leggi tutto
Oggi a Napoli si prevede un quadro meteorologico caratterizzato da cieli prevalentemente poco o parzialmente… Leggi tutto