“Se non ci fossero la testa dura e la tenacia, noi non avremmo portato mai a compimento questo concorso”. Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, commentando il decreto del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso di palazzo Santa Lucia contro l’ordinanza del Tar sulla sospensione del maxi-concorso. “E’ un esempio di che cos’e’ il calvario burocratico di questo Paese – ha affermato – Per fare un concorso, tutto pagato dalla Regione, gestito da un organismo del Ministero della Funzione Pubblica, quindi non dalla Regione, dobbiamo affrontare un calvario per dare un lavoro a 10mila giovani laureati e diplomati”. “E’ incredibile – ha aggiunto – Per ogni cosa utile, bisogna fare una guerra in questo Paese”. “Credo – ha concluso – che siamo arrivati alla fine, se Dio vuole”.
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