#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 25 Dicembre 2024 - 13:16
12.3 C
Napoli
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione

Coronavirus:5 regole per andare dal pediatra con meno rischi

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Punti Chiave Articolo

PUBBLICITA

    Cinque raccomandazione da seguire per andare allo studio del pediatra riducendo i rischi di contagio di coronavirus, cosi’ come di qualsiasi altro tipo di infezione. A partire dalla regola principale, ovvero non portare i bambini a studio, soprattutto se affetti da comuni sintomi respiratori come tosse, raffreddore e febbre, ma prediligere un primo contatto telefonico col pediatra di famiglia. A ricordarle ai genitori e’ la Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) che ricordano come i bimbi possano rappresentare “un serbatoio di infezioni per genitori e nonni”. “Siamo un primo argine all’epidemia e dobbiamo tutelare noi stessi e tutti i pazienti che vengono a visita, riducendo il contatto tra malati e sani”, spiega il presidente Fimp, Paolo Biasci. Per questo “chiediamo alle famiglie di collaborare attenendosi cinque semplici regole”: 1) “non accedere all’ambulatorio senza aver prima concordato telefonicamente la visita” e rispettare le indicazioni fornite nel corso del triage telefonico con il proprio pediatra; 2) “entrare in sala d’aspetto solo quando esce il paziente precedente”, facendo in modo di ridurre il numero di persone in attesa presenti in contemporanea nella stanza; 3) “tenere in braccio il bambino se non e’ in grado di star seduto” ed evitare che gironzoli in sala d’attesa e abbia contatti con altri bambini; 4) “controllare che il bambino tocchi meno possibile le attrezzature dello studio” perche’ potrebbero esser contaminate da secrezioni; 5) “in attesa della visita, far usare al piccolo un gioco o libro portato da casa e non permettergli di condividerlo con altri pazienti”. “Purtroppo, del nuovo Coronavirus sappiamo ancora poco – prosegue il presidente Fimp – e dobbiamo adottare tutte le misure precauzionali per evitare che i bambini, secondo i dati epidemiologici disponibili al momento risparmiati dalla malattia, possano rappresentare il serbatoio di infezioni per genitori e nonni”.


    Articolo pubblicato il giorno 25 Febbraio 2020 - 11:48

    Torna alla Home
    facebook

    DALLA HOME


    googlenews

    CRONACA NAPOLI

    PUBBLICITA

    Cronache è in caricamento