“Abbiamo igienizzato circa 500 scuole in tre giorni, che è anche un grande risultato di efficienza della nostra amministrazione”. Lo afferma all’Adnkronos il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris spiegando le azioni messe in campo con l’ordinanza per il coronavirus nella città di Napoli e spiegando che “allo stato attuale lunedì riapriranno le scuole” per cui era stata disposta la chiusura fino alla giornata di domani. “Noi ci siamo adeguati a tutti i protocolli nazionali, e condivido gli appelli ad uniformarci alle direttive nazionali perché è un’emergenza nazionale e non locale, però abbiamo fatto anche altro, che non è in dissonanza o contraddizione con le direttive nazionali – osserva de Magistris – Abbiamo ulteriormente alzato il livello di attenzione, di informazione, comunicazione anti-panico ma anche per produrre effetti di riduzione ancora maggiore dei rischi di contagio”.
“Non abbiamo chiuso le scuole perché ci può essere un pericolo di contagio coronavirus, ma le abbiamo chiuse perché abbiamo fatto un’azione di igienizzazione”, aggiunge il primo cittadino sottolineando che l’ordinanza prevede anche una serie di altre misure, come interventi di pulizia straordinaria e disinfezione entro 10 giorni per i luoghi dove ci sono assembramenti di persone, ad esempio pubblici esercizi di somministrazione, uffici pubblici e privati se aperti al pubblico, impianti sportivi al coperto e palestre, luoghi di pubblico spettacolo e intrattenimento, edifici di culto, musei, stazioni, porto ed aeroporto. “Allo stato, se non ci sono notizie di altri casi o direttive nazionali diverse, lunedì riaprono le scuole – continua il sindaco – Poi abbiamo dato dieci giorni a tutti per fare attività di igienizzazione, quindi avremo una città più igienizzata e controllata”. “Qualora si dovesse ripresentare, speriamo di no, l’esigenza di chiudere le scuole – conclude il sindaco di Napoli – disporremo con una direttiva che abbiamo già preparato, ai datori di lavoro di prevedere permessi o assenze giustificate a uno o entrambi i genitori per poter accudire i figli. Stiamo mettendo in campo azioni perché la città deve vivere una vita normale”.
Articolo pubblicato il giorno 28 Febbraio 2020 - 18:10